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SALVI I PROFESSIONISTI

Partite IVA e collaborazioni: 'presunzione' dal 1 gennaio 2015

Partite IVA e collaborazioni: 'presunzione' dal 1 gennaio 2015
Dal 1 gennaio 2015 gli ispettori del lavoro applicheranno ai titolari di partita IVA la presunzione di collaborazione. Salvi solo i professionisti iscritti all'Ordine.
Sono trascorsi i due anni necessari a rendere applicabili le norme contro le false partite IVA. Dall'entrata in vigore della Legge Fornero (Riforma del Lavoro L. 92/2012) sono infatti maturati i 24 mesi che permettono agli ispettori di valutare - su un biennio di attività di lavoro - se il collaboratore è una vera Partita IVA o un salariato "mascherato".

Dal 1 gennaio 2015, gli ispettori del ministero del lavoro potranno applicare la 'presunzione', la cartina di tornasole per capire se la Partita IVA è falsa e disporre la trasformazione del rapporto di lavoro in co-co-co. La "presunzione" si basa su tre elementi di verifica:
1. collaborazione fissa con lo stesso committente di durata complessiva superiore a 8 mesi annui per due anni consecutivi;
2. corrispettivo che costituisce più dell'80% dei corrispettivi complessivamente percepiti dal collaboratore nei due anni consecutivi;
3. postazione fissa di lavoro a disposizione del collaboratore nella sede del committente.
Basta che ne ricorrano due per dubitare di essere in presenza di autentico lavoro autonomo.
Sarà il committente a dover fornire la prova contraria e dimostrare che il suo collaboratore- pur in presenza di questi elementi- è un vero titolare di Partita IVA.

Dalla presunzione e dall'onere della prova sono esclusi i committenti-professionisti iscritti ad un Ordine professionale. Questi ultimi possono leggere gli elementi della "presunzione" alla rovescia: ove presenti, non possono alimentare sospetti di subordinazione nei rapporti fra liberi professionisti dotati di Partita IVA. Ad escludere i liberi professionisti iscritti ad un Ordine professionale dai meccanismi di verifica della presunzione è stato lo stesso Ministro Fornero che - dopo l'emanazione di un apposito decreto- ha dato indicazioni agli Ispettori del Lavoro.

Riferimenti normativi
1. Decreto del Ministro del Lavoro, 20 dicembre 2012
2. Circolare 32/2012 del Ministero del Lavoro agli ispettori
3. Circolare n. 15 del 20 marzo 2013 dell'INAIL