L'Ordine dei Veterinari di Brescia si è rivolto alla Procura per sapere se sono coinvolti medici veterinari, su basi "certe e verificate".
In riferimento a recenti notizie di stampa relative all'utilizzo illegale di somatotropina in allevamenti di bovine da latte siti anche nella provincia di Brescia, nonché di utilizzo di altre sostanze vietate e/o non registrate, l'Ordine dei medici veterinari della provincia di Brescia ha inoltrato richiesta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia di conoscere l'/gli eventuale/i nominativo/i dei medici veterinari interessati e di acquisire, ove possibile, ogni notizia utile.
Lo riferisce una nota dell'Ordine bresciano, nella quale si sottolinea che "è nella prerogativa istituzionale dell'Ordine professionale, acquisite informazioni certe e verificate, accertare eventuali responsabilità a carico di propri iscritti ed eventualmente attivare una eventuale azione disciplinare a carico di chi si è reso responsabile".
L'Ordine dei medici veterinari di Brescia - allo stato - "prende atto che le notizie disponibili sono imprecise e controverse, anche in relazione a fatti addebitati da fonti di stampa a un medico veterinario. In un quadro di oggettività e di attendibilità delle fonti, l'Ordine di Brescia ritiene altresì necessario dimensionare correttamente questa vicenda ed evidenziare che i medici veterinari operano in un contesto produttivo di eccellenza, grazie ai quali la provincia di Brescia produce il 10% del latte nazionale, ai massimi livelli igienico sanitari e qualitativi".