Continuano le proteste animaliste a San Miniato contro il macello di Corazzano. Il veterinario Pasqualetti: rispettata la legge.
Lo stabilimento di macellazione è da tempo bersaglio di una protesta animalista. A settembre, l'Associazione "Animalisti Italiani Onlus" aveva inviato una diffida formale alla ASL e al Sindaco, chiedendo di vietare l'inaugurazione del mattatoio e con l'auspicio "che arrivi un divieto assoluto all'apertura di questa attività". Chiesta anche la calendarizzazione della proposta di legge 1225 per modificare il decreto legislativo 1 settembre 1998, n. 333, recante attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l'abbattimento.
La struttura di macellazione islamica ha ottenuto l'autorizzazione sanitaria in vista della Pasqua islamica, l'Eid al-Adha, che ricorda il sacrificio del profeta Abramo, primo patriarca dell'islam, nei confronti del figlio Isacco. La ricorrenza religiosa riccorre ai primi di ottobre. Nei giorni scorsi, c'è stato un raduno di piazza degli attivisti, organizzato dall'associazione "Liberazione animale irriducibili toscani" di concerto con altre associazioni animaliste; secondo i manifestanti "quando non ci sono controlli e nessuno, neanche il veterinario, può sapere come vengono macellati agnelli e pecore".
Sul posto è arrivato anche il veterinario Gianluca Pasqualetti, che si è occupato della supervisione alla macellazione il 4 ottobre scorso: «Ho ascoltato la conferenza stampa alla Camera- ha dichiarato- e non accetto accuse al personale veterinario. Anzi, noi abbiamo fatto il possibile per far accettare alla comunità islamica il compromesso dello stordimento e dunque, per far rispettare le legge».