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H5N6

Nuovo ceppo d’influenza aviaria nel Sud-Est asiatico

Nuovo ceppo d’influenza aviaria nel Sud-Est asiatico
FAO OIE e OMS in allerta. Un focolaio di H5N6, o epidemie, potrebbero potenzialmente sopraffare i sistemi sanitari veterinari del sud-est asiatico.

Le autorità cinesi hanno per la prima volta segnalato il virus A (H5N6) nel pollame nel mese di aprile. Da allora, anche il Laos e il Vietnam hanno riscontrato il virus H5N6 nel pollame.

"I virus influenzali sono in costante miscelazione e ricombinazione e diventano nuove minacce", ha detto il Veterinario Capo della FAO, Juan Lubroth. "Tuttavia, l'H5N6 è particolarmente preoccupante, sia perché è stato rilevato in luoghi così lontani l'uno dall'altro, sia perché è altamente patogeno, che vuol dire che il pollame infetto sviluppa rapidamente la malattia e nel giro di 72 ore i tassi di mortalità crescono rapidamente".

Il fatto che il virus sia altamente virulento nei polli e nelle oche, e possa potenzialmente diffondersi su gran parte del sud-est asiatico, si traduce in una vera e propria minaccia per tutti coloro che traggono dall'allevamento del pollame i propri mezzi di sostentamento. Il pollame, infatti, contribuisce al reddito di centinaia di milioni di persone in tutta la regione.

Anche l'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), che collabora con la FAO e con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per assistere i paesi nella risposta alla minaccia di malattie animali e umane, sta monitorando da vicino la situazione. "Una sorveglianza efficace e una diagnosi precoce di malattie animali alla fonte, sono due elementi importanti per ridurre il rischio di disseminazione e garantire un commercio sicuro". "L'OIE invita i 180 paesi membri a rispettare il loro impegno e a notificare immediatamente al WAHIS (Il Sistema mondiale d'informazione zoosanitaria) qualsiasi focolaio rilevato sul loro territorio", ha affermato il Direttore Generale dell'OIE Bernard Vallat.

Raccomandazioni ai produttori di pollame- La FAO sollecita continua vigilanza per essere pronti ad un'eventuale risposta. Un focolaio di H5N6, o epidemie, potrebbero potenzialmente sopraffare i sistemi sanitari veterinari del sud-est asiatico. Un ceppo precedente del virus, l'H5N1, aveva influenzato le condizioni di vita di milioni di persone e causato miliardi di dollari di danni. La FAO esorta i paesi a restare vigili di fronte a questa nuova minaccia virale per la salute degli animali. Al fine di prevenirne un'ulteriore diffusione, l'Organizzazione raccomanda che i governi assistano i produttori di pollame a seguire misure di bio-sicurezza essenziali e precauzioni igieniche standard. In collaborazione con l'OIE, le azioni prioritarie devono concentrarsi sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce, sulla segnalazione immediata e sulla risposta rapida.

Limitata minaccia per la salute umana - E' stato segnalato un solo caso di H5N6 nell'uomo a seguito di contatto con pollame infetto dopo la sua identificazione in Cina. Il paziente è poi morto. Non ci sono stati altri casi umani. La comunità scientifica sta studiando le dinamiche di questo nuovo ceppo, ma è improbabile che il virus H5N6 possa diventare una minaccia immediata e significativa per la salute umana.

"Le conoscenze attuali suggeriscono che il virus H5N6 rappresenta, in questa fase, una minaccia limitata per la salute umana ", ha detto l'epidemiologa dell'OMS Elizabeth Mumford. " Nel pollame è stato rilevato in più luoghi, ma è stata segnalata una sola infezione umana. Ciò suggerisce che il virus non passa facilmente dagli animali agli esseri umani. Certo, abbiamo ancora bisogno di rimanere vigili, perché la prevalenza nel pollame e quindi l'esposizione umana potrebbe aumentare durante l'inverno". (fonte)