In queste ultime settimane in Veneto si è registrato un aumento dei casi di infezione da virus west nile. Allerta in Emilia Romagna.
Nel veronese, una donna è stata punta da una zanzara infetta e contagiata. A Isola Rizza è stato riscontrato un caso di contagio da "febbre del Nilo occidentale". Il caso di contagio è stato confermato dal Dipartimento di prevenzione dell'Ulss 21 che ha immediatamente informato il sindaco Elisa De Berti che ha fatto scattare il piano per le disinfestazioni."
Dopo 4 casi accertati, 2 ancora da confermare, 4 febbri e 3 positività asintomatiche in donatori di sangue, l'Assessore Luca Coletto ha dichiarato che "la situazione – precisa Coletto – è sotto controllo e non si discosta molto da quelle registrate negli anni scorsi, da quando questo problema è apparso. Tutte le Ulss coinvolte stanno effettuando gli interventi di disinfestazione necessari, in collaborazione con i Comuni e le strutture sanitarie venete hanno tutte le caratteristiche per fronteggiare e curare i casi che si presentano”.
La direzione regionale prevenzione ricorda, peraltro, che la misura di prevenzione più incisiva rimane la protezione individuale dalle punture e raccomanda alcuni comportamenti: •indossare preferibilmente pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto; •evitare l'uso di abiti scuri, profumi e dopobarba perché attraggono le zanzare; •applicare lozioni repellenti sulle parti del corpo scoperte per tenere lontane le zanzare; •gli insetto-repellenti non devono essere polverizzati sul viso, né applicati sugli occhi, le labbra e le zone delicate; •svuotare frequentemente i sottovasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante.