Il Ministero del Lavoro risolve un dubbio interpretativo e indica le sole imprese fra i beneficiari dei fondi di solidarietà.
Con l'interpello n. 21/2014, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha chiarito che i fondi di solidarietà bilaterali stabiliti dalla Riforma Fornero sono previsti solo per le imprese che hanno un organico superiore a 15 dipendenti e che non siano assoggettate a cig e/o cigs. Restano esclusi gli studi professionali. "Ancora una volta i professionisti e i loro dipendenti - si legge sul sito Enpav che dà notizia dell'interpello- non vengono compresi nelle normali misure di sostegno pubblico".
L'interpello era stato avanzato da Confindustria e Legacoop che si erano rivolte alla Direzione generale per l'Attività Ispettiva per avere chiarimenti sull'accesso alle prestazioni previste dai Fondi di solidarietà bilaterali in attuazione dell'art. 3, L. n. 92/2012 e per conoscere il parere del Ministero sulla disciplina dei Fondi in quanto finalizzati a garantire i "settori non coperti dalla normativa in materia di integrazione salariale".
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