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RICERCA AGRO-ALIMENTARE

Allevamento bufalino, la Cina chiede consigli all'Italia

Allevamento bufalino, la Cina chiede consigli all'Italia
Il Ministro Martina ha presentato il Piano per la ricerca nel sistema agricolo alimentare. Zootecnia 'intelligente' al centro delle strategie.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che si è svolto a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, il convegno di presentazione del "Piano strategico per l'innovazione e la ricerca nel sistema agricolo alimentare e forestale". Il convegno è stato aperto dall'intervento del Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, che poi ha presieduto i lavori. All'evento è intervenuto anche il Ministro Maurizio Martina, a cui sono affidate le conclusioni della sessione mattutina.

"Sia in campo vegetale che in campo animale - ha detto il Ministro - in Italia sviluppiamo ricerca e iniziative di innovazione di grande portata. Dobbiamo proseguire su questa strada, rilanciando con nuove energie e impegnando maggiori risorse. Bisogna identificare quali sono gli obiettivi di medio termine, rendicontare e cercare di mettere in connessione pubblico e privato. Penso che serva riorganizzare le nostre strutture, in modo da potenziarle, massimizzare le competenze e mettere tutti in condizione di fare in modo efficace il proprio lavoro".
"Siamo pronti anche a giocarci nuove relazioni internazionali, proprio a partire dalle nostre competenze in ricerca agroalimentare. Ad esempio - ha aggiunto il Ministro - la Cina ci ha chiesto di applicare le tecnologie genomiche sviluppate dai ricercatori italiani nella specie bufalina che per loro rappresenta una delle specie di maggior interesse zootecnico, con circa 23 milioni di bufali". (fonte)

Miglioramento genetico animale- Nel Piano figura come "settore di straordinaria importanza", dal momento che consente di ottenere un lento ma continuo miglioramento nelle performance produttive e/o
funzionali (ad es. longevità) negli animali in produzione zootecnica (considerando in produzione zootecnica non solo gli animali appartenenti alle classi dei mammiferi e degli uccelli, ma anche a quelle dei pesci, dei molluschi e degli imenotteri). Il miglioramento genetico necessita di una acquisizione puntuale dei fenotipi, di un sistema di anagrafe animale e di un sistema di archiviazione dei dati che ne consenta una successiva accurata elaborazione, come finora assicurato dal sistema allevatorile. Alcuni settori, peraltro, come per es. il settore ovino da latte, ed il settore caprino necessitano di interventi genetici più incisivi, con schemi
operativi nuovi E’ pertanto importante considerare ai fini della valorizzazione questa caratteristica avanzata della nostra zootecnia.

Zootecnia 'intelligente'
- Fra le linee di attività del Piano figura l'aumento della competitività, della redditività e della sostenibilità delle produzioni agricole, zootecniche e forestali (Scelte varietali, di razza, di destinazione d’uso, miglioramento genetico; ottimizzazione dei processi produttivi - tecnica colturale, alimentazione, benessere animale, pratiche di prevenzione, risparmio energetico ecc. - anche mediante l’utilizzo di sistemi di supporto alle decisioni - telerilevamento, agricoltura e zootecnia di precisione, meccanizzazione integrale, robotica e altri sistemi automatici intelligenti, applicazione di principi e strumenti.

Inquinamento e biodiversità- I sistemi di produzione animale devono essere riorientati per minori emissioni di gas serra. Inoltre è necessario disporre di biodiversità (piante, animali, e microrganismi) in grado di sostenere il cambiamento climatico per mantenere e ottimizzare le produzioni e la conservazione del territorio. L’Italia ha una grande ricchezza in termini di biodiversità di interesse agricolo, basti considerare che la FAO ha censito, nel 1992, 116 razze di equini, bovini, ovini, caprini e suini in Italia. Tra queste, 26 razze sono state considerate in condizione critica, 27 minacciate da estinzione e 2 estinte. Il crescente interesse dei consumatori per la biodiversità e per la sua tutela e la rilevanza delle varietà e razze autoctone rappresentano una importante incentivo allo sviluppo e diffusione di tecniche e tecnologie innovative e di innovazioni di prodotto capaci di integrare le esternalità positive che ne derivano nelle transazioni di mercato.

Benessere animale - E' funzionale all' aumento sostenibile della produttività, della redditività e dell’efficienza delle risorse negli agroecosistemi. Il Piano menziona in proposito l'ottimizzazione dei processi produttivi (tecnica colturale, alimentazione, benessere animale, pratiche di prevenzione, risparmio energetico, ecc.), anche mediante l’utilizzo di sistemi di supporto alle decisioni (telerilevamento, agricoltura e zootecnia di
precisione, meccanizzazione integrale, robotica e altri sistemi automatici intelligenti, applicazione di principi e strumenti di intelligenza artificiale ecc.) e biotecnologie sostenibili.

Innovazione nelle produzioni animali e sicurezza alimentare- In questo ambito il Piano considera strategici:
-la selezione, individuazione e caratterizzazione di sostanze biologicamente attive di origine vegetale da utilizzare in allevamento e/o da somministrare agli animali per via sistemica alimentare o topica in grado di migliorare la salute ed il benessere degli animali allevati e la qualità delle loro produzioni;
-i sistemi di  tracciabilità di filiera dai campi alla tavola in ambito zootecnico;
-lo studio dei rapporti tra alimentazione del bestiame, sistemi di allevamento e stabulazione e caratteristiche quali-quantitative delle deiezioni e migliore collegamento tra i piani di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici ed i piani di concimazione;
- la nutrigenomica animale per l’efficienza alimentare in ambito zootecnico con riduzione dell’impatto ambientale e dei costi di gestione aziendale.