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NUOVO ESECUTIVO

Professioni, al Mef un Ministro liberalizzatore

Professioni, al Mef un Ministro liberalizzatore
Poco prima di giurare al Quirinale, il Ministro Pier Carlo Padoan aveva firmato l'introduzione al nuovo rapporto Ocse.

L'attuale ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, fino all'altro giorno era Presidente del centro studi dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)e in questa veste ha firmato l'ultimo rapporto intitolato "Going for Growth 2013" (abstract in italiano). Il documento individua le priorità di ciascun Paese per la crescita economico-sociale, analizzando le riforme compiute nel 2012.

Gli obiettivi chiave per la politica economica italiana restano quelli di risolvere la pesante eredità della disoccupazione lasciata dalla crisi e di rianimare la competitività. Pier Carlo Padoan parla di "qualche passo avanti' su riforme strutturali e liberalizzazioni, ma chiede 'ancora sforzi ulteriori".

L'Italia ha fatto "qualche passo avanti" su riforme strutturali e liberalizzazioni, ad esempio sugli orari dei negozi. Ma "servono ancora sforzi ulteriori", scrive l'Ocse. In particolare, per Italia, Grecia e Spagna "rimane valida la raccomandazione di liberalizzare le professioni chiuse". Altro neo, che l'Italia condivide con il Portogallo, sono i ritardi nella formazione. I due Paesi  dovrebbero secondo l'Ocse riformare l'educazione professionale.

Il sistema delle professioni "non è un sistema chiuso" ha replicato Marina Calderone del CUP. "Sarebbe interessante comprendere come viene calcolato l'aumento della produttività proveniente dalla riforma delle professioni"- ha aggiunto la presidente del Comitato unitario delle professioni. "E' errato individuare il comparto dei professionisti -continua Calderone- come un sistema chiuso considerato che negli ultimi dieci anni vi hanno avuto accesso oltre un milione di under 45enni. Negli ordini c'è un problema di accesso e non di eccesso".