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DIRETTIVA ALLE REGIONI

Prorogati i precari tranne quelli del Ministero della Salute

Prorogati i precari tranne quelli del Ministero della Salute
Proroga di tutti i contratti dei precari in sanità fino a tutto il 2016: è la direttiva che il Sottosegretario Fadda ha inviato alle Regioni.

L'obiettivo è di mantenere "l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e la ricerca in sanità, stante il blocco delle assunzioni ed in attesa dell'emanazione dello specifico decreto che permetterà la stabilizzazione".

" La proroga - afferma il Sottosegretario Paolo Fadda – non solo è un impegno che, con il Ministro Lorenzin abbiamo voluto onorare nei confronti dei sindacati di tutto il comparto sanità, ma è finalizzata a far sì che le Aziende sanitarie programmino al meglio l'utilizzo delle risorse umane e professionali e predispongano un migliore benessere organizzativo delle stesse lavoratrici e degli stessi lavoratori precari che consenta loro di erogare, con più tranquillità e vigore, le prestazioni sanitarie e sociosanitarie, nonché di continuare e sviluppare i programmi di ricerca biomedica.
Inoltre abbiamo voluto ricordare alle Regioni che, nel rispetto delle normative vigenti, il ricorso a nuovi contratti di lavoro a tempo determinato debba essere circoscritto ai soli casi eccezionali e limitati previsti, anche al fine di non riprodurre il fenomeno del precariato."

L'emanazione di questa direttiva e l'accordo sui contenuti del D.P.C.M. che definirà le procedure di stabilizzazione dei precari della sanità che da anni sono impegnati a garantire la tutela della salute e lo sviluppo della ricerca in sanità, sono il frutto dell'intesa raggiunta tra il Ministero della Salute e tutti i sindacati del comparto sanità.

"La positività di quest'accordo ha avuto come presupposto l'innovazione che con il Ministro Lorenzin abbiamo voluto realizzare nelle relazioni sindacali e che dovranno costituire la normalità quando si affrontano i problemi della sanità - dichiara il Sottosegretario Fadda -. Infatti, per la prima volta da decenni, al Ministero della Salute è stato realizzato un unico tavolo di confronto con tutti i sindacati dei medici e dell'altra dirigenza con quelli del comparto, cioè degli infermieri e delle altre professioni sanitarie e del personale tecnico ed amministrativo. Non è più tempo di separazioni: insieme si può difendere, qualificare e potenziare il sistema pubblico di tutela della salute, che è la più grande conquista di civiltà del nostro Paese. Vorrei, infine, ricordare che con quest'accordo si inizia ad invertire la tendenza per quanto riguarda la conclamata fuga dei cervelli dando prime risposte di certezza e di futuro nella proroga e nelle stabilizzazioni di quanti con rapporti precari facciano attività di ricerca in sanità. Ad un intera generazione, di medici, infermieri, ricercatori, da oggi il Ministero della Salute con quest'intesa coi loro sindacati restituisce la speranza per un futuro di vita e professionale. Per quanto riguarda i precari con contratti atipici o flessibili allo stato attuale della normativa è stato possibile solo proporre la proroga dei rapporti di lavoro".

Rimangono tuttavia in condizioni di incertezza i dirigenti sanitari precari del Ministero della Salute che non vedono nel DPCM nè nella Direttiva alle Regioni la stabilizzazione del loro ruolo.

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