Cibo e medicinali scaduto. Nei guai market e veterinario

Coinvolte due aziende di prodotti alimentari, una delle due con sede a Milano, gestite da cittadini del Bangladesh ed un ambulatorio veterinario.
Oltre una tonnellata di pesce e carne scaduta, per un valore di 200mila euro, e 40 confezioni di medicinali scaduti, sono stati sequestrati a Rimini dai finanzieri del Reparto Operativo aeronavale.

L'ambulatorio era gestito da un professionista non originario di Rimini. In particolare sono stati sequestrati 630 chili di pesce e 560 chili di carne, pronti per essere venduti, senza scadenza e conservati in condizioni igieniche assolutamente precarie. Carne e pesce della società milanese sono stati rinvenuti a bordo di un mezzo senza le autorizzazioni sanitarie e con una temperatura di soli - 4° C (quella richiesta dalla normativa sanitaria vigente è di - 18° C). Nel market finito nei guai i prodotti erano in parte scaduti e detenuti in cattivo stato di conservazione. Il proprietario è stato segnalato sia per frode in commercio che per cattivo stato di conservazione.

Durante i controlli sono state anche sequestrare numerose etichette adesive utilizzabili, a seconda della necessità, per trarre in inganno il consumatore sulle caratteristiche degli alimenti.

Nello studio del veterinario sono state invece sequestrate 40 confezioni di medicinali scaduti, fra i quali vaccini anti rabbia, sequestrate anche 150 siringhe, 210 aghi e 2 deflussori. Sono state comminate multe per oltre 10mila euro. Per ulteriori rilievi è intervenuto anche personale dell'Ausl. I tre sono stati segnalati a piede libero all'Autorità Giudiziaria. Nello studio del veterinario saranno fatti ulteriori controlli sui medicinali non scaduti, per accertarne la regolare provenienza. Si verificherà anche la posizione lavorativa dell'incaricato trovato sul posto e il rispetto degli adempimenti amministrativi relativi alla gestione dei rifiuti speciali pericolosi a rischio infettivo ed il commercio di cibi scaduti per animali. (fonte: newsrimini.it)