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INTERROGAZIONE

Il MinSal ha risposto sul caso del cane morto nel catrame

Il MinSal ha risposto sul caso del cane morto nel catrame
A seguito delle informazioni acquisite il Ministero "ha ritenuto di non dover effettuare uno specifico sopralluogo".

Queste le parole del Sottosegretario alla Veterinaria Adelfio Elio Cardinale nella risposta ad una interrogazione dell'On Gabriella Giammanco sul caso del cane morto in un bidone di catrame il 16 giugno scorso a Reggio Calabria (località Sambatello).

All'epoca dei fatti, in pieno clamore mediatico, il Sottosegretario parlava di "avvenimento e una prassi di indifferenza che ferisce la coscienza civile"- annunciando l'avvio di "tutte le indagini presso le autorità istituzionali e sanitarie competenti del territorio». Il caso costò pesanti accuse al veterinario ASL che accorse sul posto, accuse presto smentite da un verbale con cui la ASL sollevava il Collega da ogni responsabilità dirottando invece su altre autorità pubbliche comportamenti omissivi.

Il Sottosegretario Cardinale ha spiegato ieri in Commissione Affari Sociali che "il Ministero della salute ha provveduto a contattare l'Autorità regionale per avere accurate informazioni in merito". Il 20 giugno, l'Autorità competente ha inoltrato la relazione di servizio, redatta dal veterinario intervenuto sul luogo.   

Dalla relazione si evince che il veterinario, contattato dalla Polizia municipale di Reggio Calabria in data 16 giugno 2012 alle ore 12.00, giungeva sul posto riscontrando che il cane era completamente immerso in un fusto di catrame, per cui restava libera solamente la testa e parte del torace. Dopo aver tentato senza successo, per circa quindici minuti, l'estrazione del cane, in quanto completamente inglobato nel catrame, il veterinario constatava il decesso dell'animale e, verificata l'assenza di microchip identificativo, contattava la Polizia municipale, che ha assicurato l'intervento di una ditta specializzata per la rimozione della carcassa.
"A seguito delle informazioni acquisite e rassicurati dal fatto che tutti i tentativi per salvare l'animale sono stati messi in atto, questo Ministero – ha concluso Cardinale - ha ritenuto di non dover effettuare uno specifico sopralluogo".

L'On Giammanco ha anche chiesto di conoscere le iniziative del Ministero contro il randagismo. Al riguardo il Sottosegretario ha citato – oltre all'Accordo 6 febbraio 2003 e all'Ordinanza 3 marzo 2009 - l'iter d'esame del disegno di legge A.C. 1172 recante «Nuove norme in materia di animali d'affezione, di prevenzione e controllo del randagismo e di tutela dell'incolumità pubblica". Il provvedimento è in attesa della relazione tecnica chiesta al Governo dalla Servizio Studi della Commissione Bilancio che ha mosso numerosi rilievi in ordine alle coperture finanziarie.