• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31290
GRUPPO DI LAVORO

La Cites avvia il monitoraggio del Wildlife Web Crime

La Cites avvia il monitoraggio del Wildlife Web Crime
E' in aumento la frode telematica e l'utilizzo della rete per trafficare animali e piante, vivi o morti, loro parti e prodotti derivati.
Anche se le correlazioni tra la diffusione di internet e l'incremento del commercio illegale di specie minacciate sono ancora oggetto di studio, è universalmente acclarata la crescita di siti WEB su cui vengono offerti i prodotti di derivazione selvatica, spesso con origini chiaramente sospette.

Il fenomeno del Wildlife Web Crime riguarda gli annunci di vendita di animali vivi, in particolare tartarughe e rettili in genere nonché di prodotti derivati e oggetti preziosi in avorio e corno di rinoceronte. Le difficoltà di azione legate al monitoraggio di tale commercio includono: problemi legali connessi ai server ubicati fuori dai confini nazionali; metodi sofisticati utilizzati per evitare l'individuazione; la massa ingente di inserzioni consistenti in tentativi di ingannare i compratori per acquisti di fatto impossibili (come tali oppure vietati dalla legge italiana).

Proprio per dare una prima risposta a tali criticità, il Corpo forestale dello Stato ha costituito, presso il Servizio CITES Centrale, un Gruppo di lavoro specializzato per l'attuazione del monitoraggio sistematico del commercio via WEB di esemplari di animali e piante protetti.

Lo scopo è quello di capire la dimensione effettiva del fenomeno in Italia, evidenziando quante inserzioni corrispondano a condotte illegali e quante siano il frutto del loro trasferimento sulla rete, da parte degli operatori tradizionali.

Tale iniziativa si inquadra nell'ambito della Risoluzione 11.3 della Conferenza degli Stati parte della CITES, come recentemente integrata nel 2010, che prevede:

- l'istituzione, a livello nazionale, di una unità dedicata alle investigazioni sui wildlife crime connessi ad internet;
- lo sviluppo di misure interne per assicurare i necessari cambiamenti alle attività di controllo del commercio di specie minacciate e alle relative investigazioni.

Il personale del suddetto Gruppo di lavoro, dopo un breve stage di affiancamento al personale specializzato della Polizia di Stato - Servizio Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, ha posto sotto controllo diverse transazioni e scambi di informazioni avvenute via internet, riguardanti specie di flora e fauna minacciate, fornendo rapporti informativi alle strutture periferiche per le attività repressive di queste nuove forme di traffico (fonte: Corpo forestale dello Stato).