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CASSAZIONE

E' reato produrre mozzarella di bufala mescolata al latte vaccino

E' reato produrre mozzarella di bufala mescolata al latte vaccino
La mozzarella di bufala campana mescolata a sostanze di qualità inferiore è reato. Se il Tribunale può sbagliare, la Cassazione non si smentisce.
Il prodotto, si era difeso il produttore, era oggetto di campionamento, era ancora in corso di lavorazione e doveva ancora essere sottoposto alle procedure di autocontrollo aziendale. Inammissibile il ricorso per la Corte di Cassazione che ieri ha depositato la sentenza che conferma la condanna inflitta a suo tempo dal Tribunale di Salernoe una sua stessa pronuncia dell'agosto 2011. A nulla vale che il prodotto fosse stato prelevato da una vasca di rassodamento: trattasi di prodotto finito anche se non confezionato, che aveva concluso il ciclo di lavorazione.

Un errore di valutazione della Cassazione? Così sosteneva il produttore che obiettava, con ricorso straordinario di fronte agli Ermellini, come il rassodamento rappresenti una fase del ciclo di lavorazione, cui seguono la salagione e quindi il confezionamento: no potrebbe dirsi detenuta per la vendita quella sostanza alimentare che non ha completato il ciclo di lavorazione. Il riscorso "straordinario" metteva in discussione non solo  la decisione del tribunale salernitano, ma anche la sentenza con cui la Cassazione si era già sfavorevolmente pronunciata nell'agosto del 2011.

Ricorso inammissibile. Sì, è vero, ammette la Corte, il ricorrente può aver correttamente identificato la fase nella quale venne eseguito il campionamento del latticino, dunque la questione investe più che altro la nozione di "prodotto finito".  Ma anche ammettendo un errore di giudizio, questo va imputato al Tribunale. Quanto alla sentenza dell'anno scorso, "resta intatto il rigore del principio di intangibilità delle decisioni della Corte di Cassazione".