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PROCESSO

Traffico di anabolizzanti dall’Albania, quindici imputati

Traffico di anabolizzanti dall’Albania, quindici imputati
E' in corso nel casertano la prima fase del processo che vede 15 imputati coinvolti, tra i quali veterinari, allevatori e farmacisti.
Uno degli intestatari della farmacia, stando alla testimonianza resa, vendeva medicinali anabolizzanti, giunti in Italia grazie a un traffico che partiva dall'Albania: gli acquirenti erano poi i veterinari e gli allevatori delle aziende di bufale.

"C.R. mi disse che la farmacia era gestita anche dal clan dei Casalesi - ha spiegato al pm della procura di Santa Maria Capua Vetere - vendeva farmaci anabolizzanti vietati che noi acquistavamo a Varese e a Terni, oppure R. con un medico, il ragioniere della farmacia ed altri, si recava direttamente in Albania e tramite un tale Fred, che viveva di tanto in tanto a Perugia, acquistava gli anabolizzanti".
"La dottoressa che lavorava presso la farmacia doveva vendere sostanze illegali e legali, su ordine di C.R. Ho visto piu' volte che la dottoressa aveva rapporti commerciali con veterinari e allevatori - ha aggiunto il testimone - anzi, alcuni medici dell'Asl che facevano i controlli anti brucellosi nelle aziende bufaline, prescrivevano medicinali che noi vendevamo".

Una prima parte degli imputati sono stati gia' condannati con rito abbreviato dal gup di Napoli, mentre il processo ordinario e' ancora in corso. La prossima udienza e' prevista a meta' luglio. Lle indagini dei Nas risalgono al 2009, gli imputati sono accusati di avere gestito un traffico illecito di somatropina, chetamine e olii di hashish da somministrare poi alle bufale delle aziende agricole della provincia di Caserta per produrre piu' latte.
(Agi/Caserta web)