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Canone speciale RAI nella dichiarazione dei redditi

Canone speciale RAI nella dichiarazione dei redditi
L'obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi il numero dell'abbonamento speciale alla radio e alla televisione e la categoria di appartenenza ricorre nella misura in cui sussiste il correlativo obbligo di pagare il canone speciale.

A dirlo è stato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Massimo Vari, in risposta alle interrogazioni parlamentari presentate in Senato sul canone speciale RAI.
"Il Ministero per lo sviluppo economico – ha aggiunto- ha già fornito elementi esplicativi all'Agenzia delle entrate in merito alla definizione di apparecchi assoggettabili al pagamento del canone RAI, precisando che questo si applica al solo servizio di radiodiffusione e non alle altre forme di diffusione su portanti fisici diversi come i tablet, gli smartphone ed i personal computer, cioè gli strumenti suscettibili di per sé, in linea di principio, di connessione alla rete Internet e la RAI ha aderito al medesimo criterio di definizione".

Per quanto riguarda aziende e società, l'obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi il numero dell'abbonamento speciale alla radio e alla televisione e la categoria di appartenenza ricorre nella misura in cui sussiste il correlativo obbligo di pagare il canone speciale nei limiti sopra accennati. Il Governo – ha concluso- "accerterà le responsabilità nella diffusione di notizie che hanno ingiustificatamente allarmato l'opinione pubblica".

Gli studi professionali eventualmente soggetti al canone speciale RAI rientrano nella categoria E, per la quale i modelli UNICO devono prevedere spazi appositi per indicare il numero di abbonamento speciale alla radio o alla televisione per possesso di radio o televisori. L'obbligo è stato disposto dall'articolo 17 del Decreto "salva Italia".

pdfCOSI NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI.PDF243.71 KB