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Interrogazione

Riassetto dei Dipartimenti di Prevenzione

Riassetto dei Dipartimenti di Prevenzione
"Promuovere iniziative, anche normative, ivi compresa la definizione di linee guida in sede di conferenza Stato-regioni da applicare su tutto il territorio nazionale, per assicurare il mantenimento degli assetti organizzativi dei dipartimenti di prevenzione, come attualmente definiti dalla norma quadro nazionale".

Le chiedono al ministro della salute gli onorevoli Laffranco, Ciccioli e Mancuso- al Ministro della salute con una interrogazione parlamentare. L'atto di indirizzo fa seguito ad iniziative autonome e scoordinate di alcune Regioni. La Liguria ad esempio " invocando la propria autonomia organizzativa ha deliberato che vengano accorpati svariati servizi dei dipartimenti di prevenzione, sia medici sia veterinari, perfino disponendo l'unione di servizi medici come il servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione con il servizio veterinario di igiene alimenti di origine animale, fra i quali è ancor più chiara detta infungibilità".

Secondo gli interroganti "i nuovi assetti organizzativi non è certo che possano essere produttivi di significativi risparmi (come invece addotto a motivazione negli atti regionali) soprattutto alla luce dei certi ed inevitabili riflessi pratici che la commistione delle discipline produrrà in termini di qualità dei servizi erogati, dunque di minore efficacia delle azioni preventive, a detrimento del futuro stato di salute della popolazione".

Anche in altre regioni (come ad esempio nelle regioni Umbria, Marche) risultano avviati processi organizzativi similari e "che suscitano i medesimi dubbi circa la possibilità di creare confusione e gravi danni al servizio, evidentemente sottovalutati".

Al contrario, gli assetti organizzativi dei dipartimenti di prevenzione, come attualmente definiti dalla norma quadro nazionale, si sono dimostrati "efficaci in quasi 20 anni di esperienza applicativa" e andrebbero "uniformemente assicurati e mantenuti in tutte le aziende sanitarie dell'intero Paese quale livello essenziale e minimo di organizzazione, base fondamentale per la corretta, uniforme e sufficiente erogazione dei livelli essenziali di assistenza che su tutto il territorio nazionale devono essere assicurati".