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OMS: CATTIVA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI

OMS: CATTIVA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI
Circa il 20% della spazzatura generata da attività mediche infatti è considerata pericolosa, e può essere infettiva, tossica o radioattiva. A richiamare l'attenzione su questo punto è un documento dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Gli effetti della cattiva gestione di questi rifiuti sono numerosi. Nel mondo si fa un miliardo di iniezioni al'anno, ma non tutti gli aghi e le siringhe sono smaltiti correttamente.

Circa il 20% della spazzatura generata da attività mediche infatti è considerata pericolosa, e può essere infettiva, tossica o radioattiva. A richiamare l'attenzione su questo punto è un documento dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

I paesi ad alto reddito generano una media di 0,5 kg di rifiuti pericolosi al giorno per letto, mentre per quelli a basso reddito, dove spesso non vengono raccolti a parte, la media è di 0,2 kg. Una situazione che fa lanciare un allarme all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che in un documento scatta una fotografia della situazione.

«Gli effetti della cattiva gestione di questi rifiuti sono numerosi. Basti pensare per esempio che ogni anno nel mondo vengono fatte circa un miliardo di iniezioni, ma non tutti gli aghi e le siringhe sono smaltiti correttamente. L'Oms stima che nel 2000 le iniezioni fatte con siringhe contaminate abbiano causato 21 milioni di infezioni da epatite B, due milioni di epatite C e 260 mila da Hiv. Molte di queste infezioni sarebbero state evitate se le siringhe fossero state smaltite in modo sicuro. Il riutilizzo di aghi e siringhe è molto comune in alcuni paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'Europa centro-orientale».

In generale, continua l'Oms, «a rischio sono operatori sanitari, pazienti e cittadini all'interno di ospedali, laboratori di ricerca, obitori, banche del sangue, case di cura. In generale i rifiuti infettivi sono quelli contaminati con sangue e derivati, colture e scorte di agenti infettivi, scarti di pazienti in isolamento, campioni diagnostici umani e da animali infetti da laboratorio, tamponi, bende, carcasse animali contaminate, aghi, siringhe, bisturi, solventi chimici e disinfettanti, vetri contaminati da materiale radioattivo, termometri con mercurio rotti».