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ZOO DI NAPOLI, CI SCRIVE IL VETERINARIO RESPONSABILE

ZOO DI NAPOLI, CI SCRIVE IL VETERINARIO RESPONSABILE
Sullo Zoo di Napoli, interviene il Responsabile Veterinario Pietro Laricchiuta. Il messaggio che è arrivato dalla stampa è:lo Zoo di Napoli è una struttura abbandonata a se stessa. Non è così. Allo zoo di Napoli i medici veterinari c'erano e ci sono. La sua chiusura "rappresenterebbe una grave perdita culturale e per Napoli e per l'Italia".

Sulle vicende dello Zoo di Napoli, interviene Pietro Laricchiuta, Responsabile Veterinario della struttura per "fare chiarezza", dopo molte notizie di stampa sul fallimento della società che l'aveva in gestione.

Il messaggio che arrivato al lettore è stato "lo Zoo di Napoli è una struttura abbandonata a se stessa". Ma non è così. "Come responsabile Veterinario della struttura - scrive Laricchiuta- sono coinvolto nella vicenda del fallimento in prima persona insieme ai miei collaboratori, dipendenti e consulenti, pertanto chi è più informato di noi sui fatti?" Di seguito il suo intervento sulla vicenda.

"Lo zoo è aperto al pubblico, non chiuso come pensano in molti. Gli animali continuano a essere seguiti regolarmente dai guardiani e le attività veterinarie continuano, come sempre, per garantire e tutelare il benessere degli animali.
Il curatore fallimentare, assegnato per la gestione provvisoria del parco, ha mantenuto, per il momento, e speriamo per lungo tempo ancora, tutto il personale che sino ad ora si è occupato della tutela e gestione degli animali del giardino zoologico ovvero gli operai (8 non 100), il consulente per la zoologia e lo staff veterinario.
Lo zoo ha necessità di essere aiutato e per questo ringraziamo tutte le associazioni, i docenti universitari della Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli e la gente comune che hanno deciso di sostenere lo zoo.
Lo spostamento degli animali? Una possibilità. Ma è solo ed esclusivamente una voce diffusa da quelli che vogliono che lo zoo chiuda definitivamente. Ma anche questo per il momento non avverrà. Gli animali non possono essere spostati dallo Zoo non solo per una questione di anzianità e abitudine. Questa sarebbe una visione troppo ristretta del problema. Chi lavora negli zoo, come noi professionisti nel settore, sa che gli animali possono essere trasferiti, viene fatto giornalmente in tutti gli zoo del mondo con animali di tutte le specie e di tutte l'età. Ma lo spostamento in massa degli animali è un operazione complessa, difficile e non può essere affrontata con superficialità, ma non è impossibile.
Perché non spostare gli animali ? Innanzitutto bisognerebbe trovare strutture idonee che possano ospitare animali. Altri Zoo italiani? Sarebbe un‘idea . Ma quale zoo ospiterebbe 13 tigri , elefanti etc.? Un centro di recupero? Abbiamo centri di recupero di eccellenza di animali esotici in Italia con figure professionali esperte nel settore degli animali da zoo in grado di tutelare il loro benessere con professionalità? Il Dr. Bedin e il Dr Crosta, a ragione, dicono che è necessario avere veterinari con esperienza e specializzazione per garantire il benessere degli animali da zoo, ma non è il caso dello Zoo di Napoli. La società, che ha gestito il parco, ha capito l'importanza di affiancarsi a professionisti esperti in medicina veterinaria in animali da zoo ed ha deciso di avvalersi della nostra collaborazione, medici veterinari che hanno indirizzato la loro crescita professionale in" Zoo Medicine" e che sanno gestire, nella sua complessità, un giardino zoologico. La veterinaria negli zoo non è solo dare antibiotici o fare esami coprologici, come molti pensano, ma è un ramo molto più complesso della Medicina Veterinaria.
Trasferimento e reinserimento degli animali a parte, è necessario insistere sull'aspetto culturale. Lo zoo moderno, oltre che avere profitto e creare posti di lavoro, è una struttura in cui l'aspetto di educazione, sensibilizzazione, ricerca e conservazione sono di primaria importanza. In Europa e oltre oceano, gli zoo moderni sono considerati delle risorse per le città. Hannover anni fa ha stanziato circa 50 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo complesso per gli orsi polari; lo zoo di Montpellier considera così importante l'aspetto di educazione e sensibilizzazione del suo Zoo che garantisce l'ingresso gratuito ai suoi visitatori. Napoli ha uno zoo storico che in passato è stato rilevante a livello internazionale, che ha fatto riprodurre specie in via di estinzione, la sua chiusura oggi rappresenterebbe una grave perdita culturale e per Napoli e per l'Italia.
La città di Napoli e i suoi cittadini sono disposti a rinunciarci?
E' vero anche che, così com'è ora, la struttura è assolutamente inidonea per il mantenimento di alcune specie. A Napoli il progetto di uno zoo all'avanguardia è fermo da più di 5 anni, ma è lì in attesa di essere riesaminato e realizzato. Aspettando che venga presa posizione, una volta per tutte, sulla questione "Zoo di Napoli", noi continuiamo a lavorare e a tutelare il benessere dei "nostri" animali".

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