L'Assemblea nazionale della Fassid ha approvato una mozione che denuncia "l'inutilità e la pericolosità" dell'accorpamento dei Servizi di Igiene e nutrizione con quelli veterinari. Bocciata la scelta di alcune Regioni italiane che, per razionalizzazione e risparmio, hanno fatto questa scelta.
"Per ottenere un risparmio risibile, se non addirittura inconsistente, le Regioni mettono a rischio la salute dei cittadini, creando un vuoto che sarà difficile colmare se non con strumenti alternativi che porteranno a ulteriori sprechi di risorse e risultati opinabili".
Così Francesco Lucà, vice coordinatore della Federazione sindacale medica Fassid (Federazione Patologi clinici, Radiologi, Medici del Territorio e Dirigenti Specialisti),commenta la scelta di alcune Regioni italiane che, per razionalizzazione e risparmio, hanno deciso di accorpare i servizi di Igiene e nutrizione con quelli veterinari. Di queste operazioni si è parlato all'Assemblea nazionale della Fassid, che ha approvato una mozione che ne denuncia "l'inutilità e la pericolosità".
"Accorpamenti di questo tipo - continua Lucà - porteranno di fatto alla scomparsa dei servizi di Igiene degli alimenti e nutrizione, eliminando un interlocutore fondamentale per il mondo della ristorazione e della produzione agroalimentare e privando la collettività di tutta una serie di pratiche, come la sorveglianza nutrizionale, l'educazione alimentare, l'advocacy, messe in atto in maniera innovativa da questi servizi e utili per la prevenzione di molte malattie cronico degenerative".
"Considerando quanto poco si spendeva per questi servizi, viene da chiedersi quali risparmi possa garantire una scelta simile che purtroppo avrà effetti ben più massicci sulla salute dei cittadini, privati di un riferimento essenziale al soddisfacimento del primo Lea, l'assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro", conclude Lucà. (Adnkronos Salute)
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COMUNICATO FASSID.pdf