Controlli fiscali, Entrate: sì alla revisione delle metodologie

La check list di controllo sulle attività veterinarie sarà corretta. Si è conclusa favorevolmente la riunione all'Agenzia delle Entrate.
Questa mattina Giuliano Lazzarini, rappresentante della professione veterinaria ha incontrato i funzionari dell'Agenzia delle Entrate presso la sede centrale dell'Eur per proporre la revisione delle metodologie di controllo fiscale sull'attività veterinaria. L'incontro, fissato durante i colloqui dei giorni scorsi alla Sose, nasceva dall'esigenza di correggere numerose incongruenze nella check list degli ispettori del Fisco, un vademecum – hanno spiegato oggi i funzionari preposti- che risale addirittura al 1998 e che non è mai stato aggiornato dopo il 2001.

La sollecitazione dell'ANMVI ad una correzione è stata favorevolmente accolta, confermando non soltanto la possibilità per le categorie di intervenire sugli strumenti di verifica e di accertamento – come già accade per gli Studi di Settore- e sottolineando che quella dei veterinari è una delle poche professioni che si sono attivamente adoperate per segnalare errori e anacronismi.

Nei prossimi giorni Giuliano Lazzarini si confronterà con i consulenti fiscali dell'ANMVI per redigere una proposta di correzione delle metodologie. L'ANMVI rinnova l'invito a far pervenire eventuali osservazioni e suggerimenti alla casella info@anmvi.it

Fra i contenuti da rivedere sui quali i funzionari delle Entrate si sono già resi disponibili, figurano quelli che sono già stati oggetto di analisi ai fini della messa a punto dello Studio di Settore VK22U, in modo da allineare le metodologie di controllo alla realtà professionale assunta a riferimento presuntivo per lo Studio VK22U. Da rivedere anche le metodologie riguardanti i controlli su lavoro, tariffe e gestione dei farmaci. Riconosciute infine alcune palesi illogicità come il parallelo fra status sociale del cliente e presunto maggior reddito del professionista.