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COMUNICATO ANVU

I veterinari UNIRE chiedono risposte e certezze sui pagamenti

I veterinari UNIRE chiedono risposte e certezze sui pagamenti
Riportiamo il comunicato del Presidente ANVU (Associazione Nazionale Veterinari Unire- federata ANMVI) dott. Claudio Sebastiani.
L'ANVU, rappresenta la maggior parte dei medici veterinari incaricati dall'Unire ieri ed oggi dall'ASSI nelle funzioni di controllo e vigilanza del benessere del cavallo sportivo nelle corse al trotto ed al galoppo negli ippodromi italiani e nell'ambito di quanto disposto dall'anagrafe degli equidi per il controllo della produzione dei cavalli sportivi italiani.
Questo avviene ormai da tanti anni, per alcuni di noi quasi venti, periodo nel quale il nostro lavoro e le relative problematiche connesse alla nostra attività professionale sono state ampiamente condizionate da questa scelta lavorativa.

Alla grande situazione di incertezza che sta vivendo ormai da anni l'intero comparto ippico, abbiamo sempre risposto con un impegno quotidiano e puntuale sia nella nostra presenza in ippodromo, che nell'espletamento di tutte quelle funzioni che fanno parte delle incombenze previste dall'anagrafe degli equidi.
Abbiamo rispettato i tempi veramente ristretti imposti dalla stessa normativa sull'anagrafe nell'espletamento degli incarichi, sette giorni, e ci siamo ritrovati spesso a fine mese a non sapere ancora in quale ippodromo saremmo stati incaricati il mese successivo, anticipando sempre e comunque tutte le spese di trasferimento connesse ai vari incarichi.

La consapevolezza di attraversare un difficile momento di transizione, di ha portato gradatamente ad accettare come categoria tutta una serie di ridimensionamenti economici, che abbiamo considerato come un nostro segnale e piccolo contribuito, visto quel poco che conta la nostra voce costi, per dare un altro po' di ossigeno a tutto un comparto in crisi.

Abbiamo così, in questi ultimi anni, continuato ad accompagnare, con la regolare puntualità di sempre, il cavallo sportivo dal controllo alla nascita fino all'ingresso in pista, mentre via via si allungavano sempre più i tempi del pagamento delle nostre prestazioni e del recupero delle spese anticipate, spesso con ritardi di svariati mesi, in alcuni casi anche di anni.

Quasi sempre non siamo stati informati a riguardo sullo stato delle cose, e abbiamo dovuto fare i conti con un irregolarità nei pagamenti che è diventata una prassi continua, come se così fosse normale, e strano invece richiedere il rispetto di una maggiore puntualità ed informazione.

Ad oggi, 24 ottobre 2012, non ancora ci è dato sapere quando sarà disposto il pagamento delle nostre spettanze che dovevamo percepire nel mese di settembre, che poi contengono prestazioni effettuate nel mese di agosto e rimborsi spese che si riferiscono al mese di giugno o ancora precedenti.

Non capiamo perché non si venga informati a riguardo e non vengano date delle indicazioni sui tempi possibili e sulle motivazioni di tutto questo.

Non capiamo inoltre perché non si tenga nel debito conto il fatto che non si può continuare a far funzionare un settore contando sulle continue anticipazioni di chi ogni giorno tra allevatori, allenatori, proprietari, guidatori, fantini, artieri ed addetti come noi al controllo ed alla disciplina delle corse, continua a mettersi in strada per raggiungere i vari ippodromi ed i vari allevamenti o centri di allenamento.

Chiediamo pertanto a chi di competenza di fornirci delle spiegazioni per tutto questo, e di rispettare comunque il più possibile tempi e regolarità nei pagamenti.

Tutti noi non possiamo ulteriormente sostenere una situazione di questo tipo, non è giusto e comunque non ne abbiamo più la forza.

Claudio Sebastiani, Presidente ANVU