Prosciutto di Parma, Consorzio: nostro marchio per attirare i media

Ancora video di associazioni animaliste interne ad allevamenti. Nel mirino, stavolta, i suini destinati a produrre Prosciutto di Parma.
Dopo i video diffusi da Eurogroup for Animals (Six shocking investigations reaffirm systematic cruel and unlawful practices in Parma ham production) il Consorzio del Prosciutto di Parma denuncia  una "campagna denigratoria e diffamatoria". Le immagini - dichiara il collettivo animalista-mostrano pratiche illegali come il taglio della coda, sovraffollamento, costante mancanza di igiene e cure veterinarie, la presenza di parassiti e incuranza del benessere degli animali".

I video stanno avendo vasta risonanza sulla stampa francese. Contattato dall'agenzia belga, il Consorzio condanna qualsiasi violazione delle norme sul benessere degli animali, ma deplora l'uso della sua notorietà per attirare l'attenzione dei media. Il Consorzio del Prosciutto di Parma è responsabile delle regole produttive, della vigilanza e della la tutela delle disposizioni di legge e dei regolamenti, oltre che della protezione del nome "Prosciutto di Parma" . La Francia è uno di principali importatori di questa specialità. Il disciplinare produttivo è depositato all’Unione Europea, mentre il relativo marchio (Corona Ducale) è registrato in circa 90 Paesi.

I video sarebbero stati girati in sei allevamenti del Nord Italia, destinati alla produzione anche del Prosciutto San Daniele.