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ADESSO RIPENSAMENTO SU IVA E DETRAZIONI

ADESSO RIPENSAMENTO SU IVA E DETRAZIONI
"Dopo il dietro front sul blocco del riscatto di laurea e di leva, dal Governo ci aspettiamo un ripensamento ragionato sull'IVA". Carlo Scotti, Giunta Esecutiva di Confprofessioni: "come parte sociale abbiamo presentato un documento alla Commissione Bilancio della Camera. Puntiamo alla lotta all'evasione ripensando le detrazioni e l'IVA. La vera liberalizzazione inizia dal Fisco".

Nel documento consegnato da Confprofessioni alla Commissione Bilancio della Camera sono contenuti i correttivi alla manovra bis suggeriti dalla Confederazione delle libere professioni. Fra questi figura un ripensamento sulle detrazioni fiscali che sono già state decurtate e che i tecnici dell'Economia vorrebbero sfoltire.

"Le detrazioni veterinarie sono già state colpite - spiega Carlo Scotti, Giunta Esecutiva di Confprofessioni -con una decurtazione progressiva, il rischio è che per recuperare risorse vengano addirittura cancellate. Per quanto irrisorie le detrazioni fiscali sulle spese veterinarie rappresentano invece una leva antievasione e uno stimolo alla domanda di prestazioni professionali, secondo un dinamismo economico-finanziario che il Governo sembra sottovalutare".

Per il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, "la piena deducibilità di alcune spese correnti può contrastare seriamente l'evasione", evitando che una manovra non equilibrata diventi "l'ennesimo schiaffo a chi è già sotto pressione" e facendo aumentare il carico fiscale "sui soliti pagatori".

ANMVI pone all'attenzione di Confprofessioni, unica parte sociale riconosciuta ai Tavoli di Palazzo Chigi nella concertazione della manovra, anche la questione dell'IVA. "Sugli eventuali aumenti- spiega Scotti in un comunicato stampa diffuso dall'Associazione- vanno fatte scelte mirate, perché oggi sono considerati beni di lusso anche beni e servizi che sarebbe più logico far rientrare nel regime dell'IVA ridotta (10%). Alcune prestazioni veterinarie inoltre, in quanto obbligatorie o a forte valenza di sanità pubblica andrebbero esentate, perché non ricadono più nella logica del consumo e del valore aggiunto. In ogni caso un aumento deprimerebbe lo sviluppo della nostra attività professionale in contraddizione con il titolo stesso della manovra e le spinte liberalizzatrici. La vera liberalizzazione inizia dal Fisco".

Nelle intenzioni del Governo la questione dell'IVA potrebbe essere affrontata con un provvedimento di riforma dell'imposta a sé stante. Le ultime dichiarazioni del premier Berlusconi considerano l'aumento dell'IVA come "l'ultima spiaggia", ma l'ipotesi continua a restare nel ventaglio delle possibilità per aumentare le entrate.

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