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VETERINARI IN CALO AGLI ESAMI DI STATO

VETERINARI IN CALO AGLI ESAMI DI STATO
Sale il numero degli iscritti all'Ordine dei Medici Veterinari, ma forse meno di quanto potrebbe. Secondo dati del Ministero dell'Università, gli iscritti all'esame di abilitazione per l'iscrizione all'Albo dei medici veterinari ha subito un calo del 15,10% negli ultimi cinque anni. La percentuale dei laureati che rinuncia all'abilitazione interessa tutte le professioni.

La professione medico veterinaria lamenta un esubero di laureati e di iscritti all'Ordine, conseguenza di una programmazione nazionale inadeguata del fabbisogno di professionisti. Eppure, se l'Albo dei Veterinari si attestava a fine 2009 sui 28.329 iscritti, nello stesso anno il trend delle defezioni all'Esame di Stato registrava un calo progressivo.

L'anno accademico 2009-2010 ha prodotto una variazione in negativo del 15,10%, rispetto all'a.a. 2008-2009, una percentuale di veterinari laureati che- al pari di altri laureati delle professioni intellettuali- non si è presentato all'Esame di Stato. Una flessione superiore a quella dei farmacisti e dei medici, ma contenuta rispetto ai dentisti (-32,31) per restare in campo sanitario, e rispetto agli agronomi (-61,11) per guardare ai settori confinanti.

Nel 2010 gli iscritti all'Esame di Stato a Medicina Veterinaria erano 984. Comunque molti, anzi troppi alla luce di una annosa critica ai criteri di svolgimento della prova di abilitazione. Anche quest'anno, infatti, la Fnovi ha proposto alle Commissioni d'esame una serie di domande volte a verificare le competenze professionali piuttosto che quelle scientifiche per le quali i candidati sono già stati laureati.

A determinare le defezioni non è infatti la difficoltà della prova, quanto la scarsa fiducia nelle possibilità di di esercitare effettivamente una professione remunerativa. Come dimostra il dato FNOVI-NOMISMA 2010, a dieci anni dall'iscrizione all'Ordine i medici veterinari svolgono attività "atipiche" rispetto al percorso di formazione e di abilitazione. Sotto accusa la mancanza di sbocchi occupazionali adeguatamente retribuiti.

Si conferma il disagio di esercitare una professione che non ripaga sotto il profilo del guadagno e il dramma di una pletora di laureati che scoprono- quando è ormai troppo tardi- che l'ingresso dei giovani nel mondo delle professioni è bloccato da mercati saturi e assenza di politiche fiscali di agevolazione e incentivi.

Vedremo quale sarà l'esito delle prove di quest'anno. La prima data per gli esami di Stato di abilitazione all'esercizio della professione di medico veterinario è stata il 15 giugno scorso. La seconda sessione si terrà il 23 novembre prossimo.