• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31280

RAPPORTO ZOOMARK, MERCATO DA 1.536 MLN DI EURO

RAPPORTO ZOOMARK, MERCATO DA 1.536 MLN DI EURO
Il mercato pet ha raggiunto i 1.536 milioni di Euro. Il pet food per cani e gatti cresce nonostante la crisi. L'85,6% dei proprietari consulta il veterinario per consigli relativi all'alimentazione. Il settore non-food, in crescita del 4,5% . I dati sono contenuti nell'edizione 2011 del Rapporto Assalco Zoomark International. Il mercato italiano del pet food cresce nonostante la crisi, come dimostra l'aumento del principale segmento, quello degli alimenti per cane e gatto, pari al +2,2%. Nel 2010 il mercato pet ha raggiunto i 1.536 milioni di Euro di cui, in particolare, 627 milioni di Euro di alimenti per cani e 836 milioni di Euro di alimenti per gatti sui due principali canali distributivi, Grande Distribuzione Organizzata e petshop specializzati.

I dati sono contenuti nell'edizione 2011 del Rapporto Assalco Zoomark International, predisposto con il contributo di Università degli Studi di Parma - Adem Lab sulla base dei dati forniti da SymphonyIRI, società leader nelle rilevazioni di mercato.

Per quanto riguarda gli alimenti per altri animali, che in totale valgono circa 21 milioni di Euro, il mercato mostra una flessione dell'1,1% secondo quanto rilevato nel solo canale GDO. Il settore non-food, ovvero i prodotti per la cura, l'igiene, la bellezza, il comfort ed il gioco fanno registrare una crescita del 4,5% nella GDO, per un valore complessivo di 59 milioni di Euro. Positivo anche l'andamento delle lettiere per gatti, il segmento più forte del non-food del canale GDO che genera, da solo, un valore di quasi 63 milioni di Euro, con una crescita del 3,7% rispetto all'anno precedente.

"Anche quest'anno la pubblicazione del Rapporto ci dà l'occasione di fare il punto sull'andamento del mercato del pet food e del pet care. La continua crescita del settore premia l'affidabilità e la qualità dei nostri prodotti e indica che sempre più proprietari si affidano agli alimenti industriali preconfezionati, studiati per garantire il corretto bilanciamento di tutti i nutrienti necessari alla salute e al benessere dei propri amici animali" commenta il presidente di Assalco, Luigi Schiappapietra.

I dati confermano che in Italia esiste ancora un alto potenziale di crescita: attualmente, circa il 60% degli animali da compagnia sono nutriti con alimenti industriali piuttosto che con preparazioni casalinghe o, peggio, con gli avanzi (57% per i cani e 64% per i gatti), un dato ben lontano dalla media dei Paesi dell'Europa Occidentale, intorno all'80%. La percentuale è cresciuta negli ultimi anni, poiché sempre più proprietari si affidano al pet food per garantire ai propri animali una nutrizione bilanciata e corretta, fondamentale per la loro salute e il loro benessere, ma siamo ancora lontani dalla media dei paesi più sviluppati.

Il Rapporto si avvale della collaborazione di ANMVI, e riporta i risultati dell'indagine da loro realizzata in collaborazione con SIMV, che evidenzia un aumento dell'attenzione che i clienti dei veterinari dedicano alla corretta nutrizione dei propri animali: ben l'85,6% consulta il veterinario per consigli relativi all'alimentazione.

A questo proposito Antonio Manfredi, Direttore generale di ANMVI, evidenzia che "il prossimo obiettivo è quello di ottenere un abbassamento dell'IVA legata alle prestazioni veterinarie ed al pet food al fine di portare l'imposta dall'attuale 20%, aliquota tipica dei prodotti di lusso, al 10%, in linea con la maggior parte dei prodotti alimentari. Infatti, va tenuto in considerazione che quasi la metà delle famiglie italiane vive con un animale da compagnia e che tale presenza non può e non deve essere considerata come un lusso".

Infatti, il 41% dei nuclei familiari ospita in casa un animale: secondo le stime, in Italia ci sono 7 milioni di cani, 7 milioni e mezzo di gatti, 2 milioni di conigli, 1 milione di tartarughe e altri 40 milioni tra pesci ed uccellini.

Allegati
pdf ASSALCO - ZOOMARK 2011 Rapporto.pdf