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ANTIBIOTICI, IL TESTO DELLA RISOLUZIONE EUROPEA

ANTIBIOTICI, IL TESTO DELLA RISOLUZIONE EUROPEA
Una parte notevole degli antimicrobici viene prescritta ad uso veterinario. Il settore della sanità animale è considerato particolarmente strategico nel contrastare la resistenza agli antibiotici. La Risoluzione del Parlamento europeo chiama in causa la veterinaria a tutti i livelli e tutti gli animali, "anche gli animali da compagnia".

La Risoluzione del Parlamento europeo del 12 maggio 2011 chiama in causa la veterinaria a tutti i livelli e tutti gli animali, "anche gli animali non destinati alla produzione di alimenti, come gli animali da compagnia" perchè , "possono fungere da serbatoi e favorire la diffusione della resistenza antimicrobica, data la possibilità dell'impiego non indicato sull'etichetta di farmaci antimicrobici per uso umano".

E dato che non sono "sufficientemente chiari il ruolo che gli animali, gli alimenti di origine animale e i batteri resistenti presenti negli allevamenti svolgono nel trasferimento della resistenza antimicrobica agli esseri umani", il Parlamento Europeo considera fondamentale la ricerca per "sviluppare buoni metodi di allevamento che consentano di ridurre la prescrizione di antimicrobici".

Per l'Europarlamento "non sembra fattibile una zootecnia moderna che escluda completamente l'uso di qualsiasi antimicrobico per trattamenti veterinari", ma ritiene che una corretta raccolta ed analisi di dati relativi alla vendita di agenti antimicrobici per uso veterinario e al successivo uso di tali prodotti negli animali costituisce un primo passo importante. Pertanto il PE sottolinea "l'esigenza di farsi un'idea precisa di quando, dove, come e in quali animali vengano effettivamente utilizzati gli antimicrobici, senza creare ulteriori oneri finanziari o amministrativi a carico degli agricoltori o di altri proprietari di animali".

Per preservare l'efficacia degli antimicrobici, il Parlamento Europeo:

. raccomanda un uso prudente e responsabile degli antimicrobici negli animali e una migliore informazione dei veterinari e degli agricoltori, al fine di ridurre al minimo lo sviluppo di resistenze antimicrobiche; chiede lo scambio delle pratiche migliori, come l'adozione di orientamenti sull'uso prudente degli antimicrobici, quali strumenti importanti per lo lotta contro lo sviluppo del'AMR;
. chiede di instaurare buone pratiche di zootecnia che riducano al minimo il rischio dell'AMR; sottolinea che queste pratiche devono riguardare soprattutto animali giovani raggruppati in provenienza da allevatori diversi, il che aumenta il rischio di malattie trasmissibili;
. invita gli Stati membri e l'UAV a garantire un controllo migliore dell'attuazione del divieto (del 2006) di utilizzare gli antimicrobici come fattore di crescita;
. invita la Commissione ad adoperarsi per un divieto internazionale dell'utilizzazione degli antimicrobici come fattore di crescita negli alimenti per animali e a sollevare tale questione nei negoziati bilaterali con paesi terzi come gli Stati Uniti;
. invita la Commissione a valutare e controllare l'attuazione e l'applicazione da parte degli Stati membri della pertinente legislazione europea sugli antimicrobici;
chiede alla Commissione di mettere a punto un ampio piano d'azione pluriennale contro la resistenza antimicrobica nell'ambito della strategia dell'UE sulla salute degli animali; ritiene che un siffatto piano dovrebbe riguardare tutti gli animali contemplati dalla strategia UE sul benessere degli animali, compresi quelli da compagnia, ed evidenzia il nesso logico tra salute degli animali e uso degli antimicrobici, come pure la correlazione tra salute degli animali e salute umana;
. ritiene che questo piano d'azione dovrebbe includere un'analisi dettagliata dei diversi modi in cui gli antimicrobici sono utilizzati come profilassi, al fine di risolvere la controversia concernente le nozioni di profilattico di routine e di profilattico accettabile;
. poiché le proteine animali trasformate provenienti da non ruminanti comportano un'intrinseca salute dell'animale e benefici nutrizionali, il che potrebbe contribuire in modo rilevante a regimi bilanciati per animali monogastrici, incluso il pesce d'allevamento, come pure ad un ridotto uso di antimicrobici, chiede alla Commissione europea di abolire le attuali restrizioni, nel rispetto di condizioni che garantiscano un livello massimo di sicurezza alimentare;

Allegati
pdf IL TESTO DELLA RISOLUZIONE SUGLI ANTIBIOTICI.pdf