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ANTIBIOTICORESISTENZA, IL DIRITTO AL FARMACO

ANTIBIOTICORESISTENZA, IL DIRITTO AL FARMACO
Il rischio che medicinali ''salvavita'' perdano il loro potere curativo fa guardare con particolare apprensione al settore veterinario. Mentre l'OMS annuncia ai ministri europei della sanità un nuovo piano d'azione a settembre, l'Europarlamento discute una mozione che contempla limitazioni alla libertà di dispensazione e di prescrizione del medico veterinario.

In occasione della Giornata mondiale della Salute l'OMS Europa ha voluto sensibilizzare sul rischio che gli antibiotici ''salvavita'' perdano il loro potere curativo, facendo appello anche ai veterinari affinchè usino gli antibiotici "in maniera adeguata e responsabile per combattere l'insorgenza di forme di resistenza''. A settembre, l'OMS presenterà un nuovo piano d'azione contro la resistenza agli antibiotici ai ministri della salute europei.

Il problema sta orientando anche la Commissione Europea a favore di nuove iniziative, sollecitata da una proposta di risoluzione che il Parlamento Europeo sta discutendo da marzo. A firmarla è stato il presidente della Commissione Agricoltura Paolo de Castro.

"Circa il 50% degli antibiotici utilizzati in Europa sono prescritti per uso animale"- dichiara De Castro. E poiché la resistenza agli antibiotici "è identica per esseri umani e animali, e una zootecnia moderna privata della possibilità di utilizzare gli antibiotici per curare le malattie è inimmaginabile, il settore agricolo europeo si trova ad affrontare un problema enorme".

Sulla proposta di risoluzione si sono già registrati interventi emendativi che puntano il dito contro l'impiego di antibiotici in veterinaria, in particolare l'emendamento 50 che ha suscitato la netta contrarietà della FVE.
L'emendamento in questione infatti prevede che l'Europa inviti gli Stati Membri a considerare limitazioni nella dispensazione di medicinali da parte dei medici veterinari direttamente agli allevatori e ai proprietari anche di altri animali non da reddito, in situazioni terapeutiche non gravi, per evitare prescrizioni di antibiotici fuori dai casi di stretta necessità.

Walter Winding, Presidente della FVE: "Vietare la vendita di medicinali veterinari non è la soluzione al problema dell'antibiotico-resistenza. Infatti, l'esperienza dimostra che nei Paesi dove il veterinario non è autorizzato alla vendita il problema è presente in egual misura". Per Winding, i veterinari hanno competenze sul farmaco e una esperienza quotidiana negli allevamenti e nei rapporti con i proprietari, tali da porli in prima linea contro l'antibioticoresistenza, attraverso l'uso prudente e l'informazione al pubblico.

Se fosse accolto, l'emendamento 50 - conclude il Presidente della FVE- paralizzerebbe l'attività veterinaria negli allevamenti europei.

APPROFONDIMENTI AL SITO DEL PARLAMENTO EUROPEO