L'importante novità è contenuta nella risposta che il Sottosegretario Francesca Martini ha inviato all'ANMVI dopo la nota del 23 luglio scorso, su sollecitazione della SIVAE.
"Concordo pienamente- scrive il Sottosegretario al Presidente ANMVI Sandro Barbacini- sulla necessità di una figura professionale medico-veterinaria nell'ambito della Commissione scientifica per l'applicazione della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione".
Un intervento, quello del Sottosegretario Martini, sia di raccordo fra Dicasteri affini che di rivalutazione della veterinaria, una professione a torto non ricompresa fra quelle deputate alla salvaguardia delle specie protette dalla Convenzione.
Verrà così colmata la lacuna normativa, che non prevede una collaborazione tra il Ministero della Salute e l'Ambiente, né alcun rappresentante veterinario nella Commissione. Il decreto legislativo 275 del 18 maggio 2001, infatti, non ha previsto la partecipazione del Ministero della Salute nell'istituzione della Cites, diversamente da quanto era previsto dalla legislazione previgente.
"In seguito a questa omissione- scrive il Sottosegretario Martini- "ho provveduto con una nota indirizzata al responsabile del Dicastero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare a segnalare questa lacuna normativa ed inoltre è stata proposta, in qualità di esperto esterno, una collaborazione più incisiva di questo Ministero in seno alla Commissione Scientifica Cites".
ANMVI: MODIFICARE LA COMMISSIONE CITES
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