In carcere un pluripregiudicato per i reati di estorsione e ricettazione. Aveva rubato del materiale a una clinica veterinaria della città, quindi, dicendo di conoscere la ‘pericolosa' banda di ladri dell'Est (mai esistita) che avrebbe sottratto microscopi e altra merce, si proponeva ai medici della struttura come mediatore per riottenere il maltolto. Un pluripregiudicato di 54 anni, nativo di Asti, ma residente da molti anni a Novara, è stato arrestato ieri dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Novara con l'accusa di estorsione e ricettazione: dapprima ha rubato del materiale a una clinica veterinaria della città, quindi, dicendo di conoscere la ‘pericolosa' banda di ladri dell'Est (mai esistita) che avrebbe sottratto microscopi e altra merce, si proponeva ai medici della struttura come mediatore per riottenere il maltolto.
Un pluripregiudicato di 54 anni, nativo di Asti, ma residente da molti anni a Novara, è stato arrestato ieri dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Novara con l'accusa di estorsione e ricettazione: dapprima ha rubato del materiale a una clinica veterinaria della città, quindi, dicendo di conoscere la ‘pericolosa' banda di ladri dell'Est (mai esistita) che avrebbe sottratto microscopi e altra merce, si proponeva ai medici della struttura come mediatore per riottenere il maltolto.
La vicenda, come ha spiegato stamani il dirigente della Mobile, Guglielmo Battisti, ha inizio nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, quando alla clinica veterinaria (...), veniva commesso un ingente furto. Da subito gli investigatori della Mobile hanno intuito, dalle modalità decise e rapide del reato, che questo potesse essere stato commesso da qualcuno dall'interno, una persona che conosceva bene i luoghi e le cose di valore da ricercare.
L'analisi di clienti e impiegati ha portato così l'attenzione degli investigatori su un italiano pluripregiudicato, a cui venivano affidati alcuni lavoretti dai veterinari. L'uomo veniva descritto come un "poverino", con una famiglia numerosa, e al quale, per solidarietà, venivano commissionati questi piccoli lavori all'interno della struttura veterinaria.
Le indagini sul soggetto hanno, quindi, rivelato uno standard di vita estremamente agiato e che mal si confaceva con la descrizione fornita e sulle sue asserite precarie condizioni economiche. Girava ogni volta con un'auto diversa, sempre di valore, e con molti cellulari. Gli investigatori della Mobile hanno poi notato un particolare: l'uomo aveva fatto ritorno alla clinica, elemento che suonava quantomeno curioso, soprattutto a lavori conclusi. La polizia ha, quindi, proceduto a contattare nuovamente i proprietari della clinica che, effettivamente, confermavano che l'uomo si era presentato, alludendo alla possibilità di recuperare la merce rubata, pagando un migliaio di euro. A conferma della propria affidabilità, alcuni giorni dopo il 54enne è tornato dalle vittime, per mostrare loro, sul suo I Phone di ultima generazione, le fotografie dei microscopi.
Era evidente, quindi, che l'uomo stava lanciando l'amo per porsi come intermediario, lautamente pagato, per il recupero dei beni asportati e in particolare dei microscopi di notevole valore. A quel punto, iniziava una trattativa per la transazione illecita, culminata ieri con la consegna al malvivente di 500 euro per la restituzione del maltolto. Ad attendere l'uomo all'uscita dalla clinica, però, erano appostati gli uomini della Mobile che, in stretta collaborazione con le vittime del furto, prima, e dell'estorsione, poi, hanno proceduto a fermare il malvivente e ad arrestarlo per estorsione.
Dopo aver rinvenuto e restituito la banconota da 500 euro sono scattate una serie di perquisizioni, che hanno permesso di rinvenire in un garage in uso all'indagato, a pochi passi dal carcere di Novara, i numerosi microscopi rubati.
L'uomo si trova in carcere per i reati di estorsione e ricettazione. (fonte: oknovara.it)