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INCENDIATA LAND ROVER DI UN VETERINARIO

INCENDIATA LAND ROVER DI UN VETERINARIO
C'è il dolo dietro l'incendio che ha distrutto il Land Rover di Giuseppe Rimicci, veterinario sanpietrano. L'auto era parcheggiata davanti all'abitazione. Per gli inquirenti, alla base dell'attentato incendiario potrebbero esserci motivi legati all'attività professionale della vittima. Si allunga la lista dei casi di intimidazione. Il collega gestisce un ambulatorio.

C'è il dolo dietro l'incendio che nella notte tra venerdì e domenica ha distrutto il Land Rover del veterinario sanpietrano Giuseppe Rimicci, parcheggiato davanti la sua abitazione. I carabinieri non hanno dubbi. Non c'è stata autocombustione, qualcuno ha voluto lanciare al veterinario un messaggio ben preciso. Le indagini dei carabinieri di San Pietro Vernotico (Brindisi), coordinate dal maresciallo Giuseppe Pisani, sono partite sin da subito.

Nella stessa notte sono stati ascoltati alcuni testimoni e successivamente il proprietario della vettura.

I primi indizi raccolti sul posto hanno permesso di accertare che qualcuno poco prima della mezzanotte di ieri si è portato sul posto all'altezza dell'abitazione del veterinario, che in quel momento era in casa insieme alla moglie, e ha cosparso il fuoristrada di liquido infiammabile. Si è dileguato dopo aver appiccato il fuoco.

Nella via, a quell'ora deserta, sarebbero stati uditi passi dall'andamento svelto nei pressi del punto dove era parcheggiata la vettura. Nessun boato ma il forte odore di bruciato sprigionatosi poco dopo l'accensione del rogo ha invaso buona parte della via. Il fumo è entrato nelle abitazioni circostanti.

L'allarme è stato lanciato da alcuni automobilisti di passaggio che, vedendo il vano motore avvolto dalle fiamme hanno suonato il clacson per cercare di attirare l'attenzione del proprietario.

I primi a giungere sul posto i carabinieri. Una pattuglia del 112 si è precipitata sul posto subito dopo la segnalazione da parte del veterinario.
Poi sono giunti i vigili del fuoco. Gli interventi sono stati tempestivi e la vettura non è andata completamente distrutta, così come si è temuto all'inizio. Carbonizzato solo il vano motore. Il fuoristrada, però, è inutilizzabile.

Alla base dell'attentato incendiario potrebbero esserci motivi legati all'attività professionale della vittima. Secondo gli investigatori non ci sarebbe altro genere di movente. (senzacolonne.it)