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CRISI OVICAPRINA, LA SARDEGNA LASCIA TAVOLO MIPAAF

CRISI OVICAPRINA, LA  SARDEGNA LASCIA TAVOLO MIPAAF
La Regione Sardegna esce dalla task force istituita dal Ministero delle Politiche Agricole.L'assessore all'Agricoltura sardo: "Per una vergognosa spartizione di fondi che premia le multinazionali del tabacco e della macellazione e gli ingrassatori di vitelli, il latte ovicaprino, rischia di sparire dal mercato. Galan: posizioni inaccettabili.

E' scontro fra la Regione Sardegna e il Dicastero di Giancarlo Galan. Dopo la manifestazione dei pastori a Roma e l'incontro con il Ministro delle Politiche Agricole, l'Assessore regionale Andrea Prato ha deciso la fuoriuscita della Regione dal tavolo e dalla task force ministeriale. L'incontro del 29 settembre è stato giudicato deludente dalle rappresentanze sarde che il giorno dopo hanno ufficializzato lo scontro.

Il Ministro Galan: "Proprio perche' questa crisi va affrontata con il massimo di attenzione e di serieta', il ministero delle Politiche agricole ha garantito il suo impegno senza pero' dare vita ad illusioni, ma anzi ponendosi con coerenza di fronte alle vere esigenze di allevatori e produttori che versano in pesanti difficolta' e che pertanto riguardano l'intero settore e non una sola regione''. ''Non sono quindi accettabili le posizioni di chi - ha proseguito il ministro - come l'Assessore dell'Agricoltura della Regione Sardegna, si lascia andare a demagogie e a rinnovate promesse evidentemente fin qui non mantenute".

La replica dell'assessore all'Agricoltura della Sardegna Andrea Prato: "Per la pastorizia sarda quello al ministero delle Politiche agricole è stato l'ennesimo incontro interlocutorio: parole molte, promesse poche, atti concreti nessuno. Ecco perché la regione Sardegna esce dal Tavolo e dalla task force istituita dal ministero. Una decisione grave, presa d'intesa con il presidente Cappellacci, ma in questo momento non c'è altra scelta: anche perché è passato un mese e le risposte per i nostri pastori tardano troppo".

"Dal 2005, grazie all'Ocm latte, e dal 2009 per la vergognosa spartizione dei fondi dell'articolo 68 del regolamento 73/2009, che ha premiato le multinazionali del tabacco e delle macellazioni, oltreché i 3.000 ingrassatori di vitelli francesi - continua l'assessore - il latte ovicaprino ha subito torti tali da rischiare, allo stato delle cose, di sparire dal mercato. Ad oggi le uniche note positive giungono dalla giunta Cappellacci, che sta attuando una strategia condivisa dal mondo agricolo e dai trasformatori aderenti al Consorzio di tutela del pecorino romano. Strategia che comprende numerose azioni che hanno l'obiettivo di governare il latte e di modernizzare finalmente un comparto, oggi ancorato a un modello anacronistico".