• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

SPERIMENTAZIONE, SI’ ALLA NUOVA DIRETTIVA

SPERIMENTAZIONE, SI’ ALLA NUOVA DIRETTIVA
La Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo ha approvato la nuova legislazione sull'impiego di animali a scopi scientifici. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per conformarsi alle nuove regole. ANMVI: equilibrio fra esigenze di ricerca scientifica e tutela animale.

La Commissione per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo ha approvato oggi la nuova legislazione (revisione della Direttiva 86/609) sull'impiego di animali a scopi scientifici. La relatrice, Elisabeth Jeggle, ha aperto oggi i lavori in Commissione dichiarando: "Se volete la protezione degli animali, sosteneteci". Il provvedimento è frutto di un accordo di mediazione tra le istituzioni comunitarie che impegna la Commissione Europea ad esaminare e rivedere il nuovo impianto normativo cinque anni dopo la sua entrata in vigore.

Gli Stati membri hanno due anni di tempo per conformarsi alle nuove regole, a che prevedono la progressiva riduzione del numero di animali utilizzati nella sperimentazione, attenzione al benessere animale, la promozione di metodi alternativi, la riduzione delle sofferenze degli animali, maggiori restrizioni nell'uso di primati, una classificazione dei test sulla base del dolore e controlli costanti per assicurare il rispetto delle nuove regole.

Tutti gli Stati Membri dovranno garantire che quando viene validato un test alternativo l'uso di animali venga dismesso, mentre l'autorizzazione alla sperimentazione dovrà essere accordata solo ad esperimenti che, a fronte di risultati scientificamente apprezzabili, causino la minima sofferenza possibile all'animale. L'uso di animali a scopo di ricerca scientifica è consentito per la ricerca di base e per la ricerca sulle malattie dell'uomo degli animali e delle piante, per testare farmaci, per la conservazione delle specie, attività di formazione superiore e indagini legali.

Clausole di salvaguardia consentono ai governi nazionali di derogare in parte alla legislazione comunitaria per fronteggiare situazioni di emergenza, ma solo per ragioni scientificamente giustificabili e dopo aver informato la Commissione. L'uso della clausola di salvaguardia sarà sempre soggetto all'approvazione di altri Stati Membri.