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ECM, IL PROTOTIPO DEL DOSSIER FORMATIVO

ECM, IL PROTOTIPO DEL DOSSIER FORMATIVO
Alla seconda Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina (Cernobbio, 18-20 ottobre) il Ministero della Salute presenterà il prototipo del Dossier Formativo, lo strumento a disposizione del professionista per definire il proprio curriculum formativo. L'Ordine degli psicologi disconosce ufficialmente l'obbligo per i liberi professionisti.

Il mondo della formazione sanitaria si ritrova a Cernobbio dal 18 al 20 ottobre per presentare i risultati e le novità del Programma Nazionale ECM ad un anno dal suo rilancio. Un evento istituzionale, "a chiusura di un importante anno- dicono gli organizzatori- che ha visto l'implementazione delle nuove regole del Programma ECM".

Tra le novità che la Commissione ECM presenterà a Cernobbio ci sarà, il prototipo del Dossier formativo, lo strumento a disposizione del professionista per definire il proprio curriculum formativo, e il Dossier di gruppo, dedicato alle strutture pubbliche e private che erogano prestazioni sanitarie.

La Commissione ha istituito un gruppo di lavoro per la definizione del Dossier formativo, di cui fa parte la FNOVI nella persona del suo Presidente: "La Fnovi ha deciso di farne parte- scrive Gaetano Penocchio su 30giorni- perché la veterinaria è interessata alla costruzione attiva di una educazione continua davvero rispondente ai propri bisogni di aggiornamento".


Il Dossier è un piano di aggiornamento. È lo strumento- si legge sul mensile della Federazione- di programmazione triennale del percorso formativo del singolo operatore o del gruppo di cui fa parte, ad esempio l'équipe o il network professionale in cui esercita. Non è un portfolio delle competenze, ma è comunque correlato al profilo professionale. Il dossier esprime il volume dei bisogni di educazione continua, la somma delle specificità individuali e degli interessi generali; la pianificazione del proprio aggiornamento, infatti, deve tenere conto delle esigenze particolari (programmazione aziendale o sviluppo individuale del singolo operatore sanitario) e di quelle più generali di tutela della salute (obiettivi sanitari nazionali, regionali e aziendali). In altre parole, ogni operatore sanitario non si aggiorna mai solo per se stesso, ma anche per il sistema- salute di cui è parte.


La Conferenza di Cernobbio intende analizzare i risultati prodotti e le criticità emerse sul piano dell'offerta formativa dall'applicazione delle nuove regole. Le criticità di certo non mancano, specie sul versante dell'obbligo ECM per i liberi professionisti contestato da ANMVI e disconosciuto anche dagli psicologi con formale delibera del Consiglio nazionale. Il CNOP ritiene infatti che «l'obbligo di aggiornamento per tutti gli psicologi deriva innanzitutto dal Codice deontologico", mentre «per i dipendenti e/o convenzionati del Ssn e/o della Sanità privata accreditata, l'obbligo deriva anche dagli artt. 16 bis e 16 ter del decreto legislativo 501/92 e s.m.i.».


L'evento si svolgerà sotto la direzione scientifica della Commissione Nazionale per la Formazione Continua e del Ministero della Salute ed in collaborazione con l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).

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