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ANMVI: CORSIA D’URGENZA PER DDL FRATTINI

ANMVI: CORSIA D’URGENZA PER DDL FRATTINI
L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani chiede al Governo un provvedimento d'urgenza per introdurre il reato di traffico di cuccioli nell'ordinamento italiano. Necessario sbloccare attraverso una corsia legislativa preferenziale le disposizioni già contenute nel Disegno di legge, proposto dal Ministro degli Esteri Franco Frattini, e arenate in Parlamento.

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani chiede al Governo un provvedimento d'urgenza per introdurre il reato di traffico di cuccioli nell'ordinamento italiano.

"L'ennesima inchiesta sul traffico di cuccioli dall'Est è troppo grave per continuare a reagire con rituali manifestazioni di sdegno- è il commento di Marco Melosi- Vice Presidente ANMVI per il settore degli animali da compagnia - "E' necessario - dice- sbloccare attraverso una corsia legislativa preferenziale le disposizioni già contenute nel Disegno di legge proposto dal Ministro degli Esteri Franco Frattini contro i traffici illegali di cani e gatti, un ddl che si è arenato in Parlamento per incomprensibili litigi e perdite di tempo su altre questioni minori".

Il Ddl governativo, firmato anche dai Ministeri di Giustizia, Interno, Salute, Economia e Politiche Europee non si limita infatti a ratificare la convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, ma introduce nel nostro ordinamento una precisa fattispecie di reato contro il traffico e l'introduzione illecita di animali da compagnia, nonché le relative sanzioni amministrative e penali.

"Come medici veterinari- conclude Melosi- non possiamo tacere i rischi sanitari della filiera illegale dei cuccioli sia a danno degli animali vittime dei maltrattamenti sia della popolazione canina autoctona. Serve una norma penale che agisca all'origine dei traffici e occorre continuare ad incoraggiare i proprietari a rivolgersi ad un medico veterinario prima di incappare in un incauto e doloroso acquisto". (Comunicato stampa ANMVI)