• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31336

CORTE DEI CONTI: SI’ AL CONTRATTO MA NON ALL’ESCLUSIVA

CORTE DEI CONTI: SI’ AL CONTRATTO MA NON ALL’ESCLUSIVA
La Corte dei Conti certifica positivamente il contratto della dirigenza medica, ma non l'esclusiva rivalutata e fatta parte del monte salari. Le parti si dovranno incontrare nuovamente per la sigla finale ma limando l'intesa per rispondere alle osservazioni della Corte. La Corte dei conti rinvia al mittente la rivalutazione dell'indennità di esclusiva per i 139mila dirigenti medici e non del Servizio sanitario nazionale introdotta con il nuovo contratto di categoria licenziato il 1° aprile dal Consiglio dei ministri. La novità, che era stata già contestata dall'Economia e poi superata dopo le risposte dell'Aran, se mantenuta nel monte salari rischia secondo la magistratura contabile di «determinare maggiori oneri » sia sul contratto sotto esame sia«nell'ambito delle future tornate contrattuali».

Un giudizio articolato, quello emesso ieri dalle sezioni riunite della Corte in sede di controllo sui contratti pubblici. Un verdetto che certifica positivamente i contratti, ma non l'esclusiva rivalutata e fatta parte del monte salari. Col risultato che adesso le parti si dovranno incontrare nuovamente (forse già in settimana) per la sigla finale ma limando l'intesa per rispondere alle osservazioni della Corte.

Per la rivalutazione dell'indennità di esclusiva - 26 euro mensili lordi a testa - il contratto prevede due interventi: la rivalutazione dell'importo economico con le risorse per il biennio 2008-2009; la disapplicazione della parte del vecchio contratto in cui si specificava che l'indennità di esclusiva rappresenta «un elemento distinto della retribuzione non calcolato ai fini della determinazione del monte salari cui fanno riferimenti gli incrementi contrattuali».

Considerazione, questa, ripresa anche nella dichiarazione congiunta tra le parti. E che invece la Corte dei conti considera «suscettibile » di fare crescere i costi sia del nuovo che dei prossimi contratti. Per quanto riguarda in particolare i contratti futuri, rilevano i magistrati contabii, la «nuova qualificazione» dell'indennità di esclusiva «non sembra sia del tutto priva di effetti, ma appare finalizzata a precostituire le condizioni » per inserire l'indennità nelle «componenti stipendiali della retribuzione».

La stessa preoccupazione, si segnala, «fatta propria dallo stesso ministero dell'Economia». E per questo, «in mancanza di clausole di salvaguardia o esplicite precisazioni »,le nuove disposizioni sull'indennità di esclusiva «non possono essere certificate positivamente »: determinerebbero «una dinamica retributiva particolare per una singola categoria di personale in contrasto col quadro programmatico generale e con l'obiettivo specifico di stabilizzare la spesa sanitaria rispetto al Pil». E la modifica, a questo punto, dovrà riguardare la cancellazione della «dichiarazione congiunta»: l'esclusiva non deve far parte del monte salari. (fonte: Il Sole 24 Ore)

Allegati
pdf DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI DEL 3 MAGGIO 2010.doc