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LA RABBIA SILVESTRE CORRE A 50 KM ALL’ANNO

LA RABBIA SILVESTRE  CORRE A 50 KM ALL’ANNO
Sulla base dell'evoluzione epidemiologica della rabbia silvestre, la velocità scientificamente stimabile di propagazione della malattia è di 50 km/anno. L'Ordine dei medici veterinari di Milano considera "necessario ricorrere ad una campagna di vaccinazione anche nelle regioni del Nord Ovest". Sulla base della evoluzione epidemiologica della rabbia silvestre, la velocità scientificamente stimabile di propagazione della malattia è di 50 km/anno. L'Ordine dei medici veterinari di Milano considera "necessario ricorrere ad una campagna di vaccinazione anche nelle regioni del Nord Ovest, cioè in quelle regioni settentrionali non incluse nell'ordinanza del Ministero della Salute del 26 novembre 2009 ma confinanti con le regioni del Triveneto"

In un comunicato stampa, Carla Bernasconi, Presidente dell'Ordine dei medici veterinari della provincia di Milano, ha richiamato l'attenzione dei media sulla gravità di "una malattia infettiva virale che nel mondo miete circa 50.000 vittime umane ogni anno".

"Sottovalutare anche un semplice e innocuo contatto con animali sconosciuti - dichiara Carla Bernasconi - può essere molto pericoloso. Qualora la persona si ammali, l'esito è fatale quasi nel 100% dei casi, sono stati riportati solo 6 casi di soppravvivenza dopo la manifestazione acuta della malattia di cui 2 completamente guariti senza sequele neurologiche, gli altri 4 hanno avuto gravi danni neurologici permanenti".

"Attualmente, non esiste una cura per la rabbia- ha ricordato la Presidente dell'Ordine di Milano- la prevenzione (della malattia) si basa sulla vaccinazione pre-contagio (esposizione), che si esegue per chi svolge attività professionali "a rischio specifico" (medici veterinari, guardie forestali, operatori cinofili, guardie venatorie, ecc.), e sul trattamento antirabbico post-contagio (esposizione) da effettuare subito dopo il presunto contagio in caso di aggressione da parte di un animale sospetto. In questo caso, l'animale deve essere sottoposto ad una osservazione di 10 giorni, in modo tale da poter escludere l'esposizione al virus al momento dell'aggressione".

Dopo un ciclo vaccinale completo e ben eseguito, sono presenti gli anticorpi nel 100% dei soggetti, quindi, "il primo aiuto alla prevenzione della rabbia comincia con l'educazione del proprietario di un animale- aggiunge Bernasconi- il vademecum anti-rabbia è semplice: proteggi te stesso, il tuo animale e la tua comunità vaccinando i tuoi animali. Evita il contatto con gli animali randagi o selvaggi. Se sei stato morso, lava le ferite con acqua e sapone e cerca immediatamente un medico. Se il tuo animale è stato morso, consulta immediatamente un medico veterinario. Trattamenti tempestivi e appropriati dopo i morsi e prima che la malattia si sviluppi possono, infatti, fermare l'infezione e prevenire la malattia sia negli uomini che negli animali".