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ALLERTA ALIMENTARE PER PROPOLI CONTAMINATA

ALLERTA ALIMENTARE PER  PROPOLI CONTAMINATA
Il Ministero della Salute ha avviato la procedura di allerta alimentare per il ritiro di un lotto di propoli contaminato: la presenza degli antiparassitari era 34 volte superiore ai limiti consentiti dalla legge. Sequestri e denunce per reato di contaminazione di sostanze alimentari.

Duemila confezioni di propoli contaminate con antiparassitari gravemente dannosi per la salute dell'uomo, utilizzati nella lotta a un pericoloso acaro delle api, venivano prodotti e commercializzati da una ditta romagnola.

Le ha sequestrate il Corpo forestale dello Stato, a seguito di una lunga e intensa attività investigativa che ha portato a ricostruire la filiera del lotto di propoli contaminato per scoprirne la consistenza e bloccarne la messa in commercio. Otto le persone segnalate all'autorità giudiziaria per il reato di contaminazione di sostanze alimentari con sostanze nocive, previsto dalla normativa nazionale in materia.

E' già stata avviata la procedura di allerta alimentare attraverso gli organi del ministero della Salute per il ritiro del prodotto contaminato. L'operazione battezzata Ape Maia, condotta dal personale del Comando regionale delle Marche e di quello provinciale di Forlì del Corpo forestale dello Stato, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, ha avuto inizio nelle Marche e si è conclusa in provincia di Forlì.

Dalle indagini, finalizzate ad accertare la qualità del miele biologico, è emerso che la presenza degli antiparassitari nella propoli era 34 volte superiore ai limiti consentiti dalla legge.

Dai controlli è emerso che esistono produzioni a base di miele che utilizzano sostanze di origine naturale e altre, oggetto di attenzione, che utilizzano farmaci a base di principi attivi di sintesi per la lotta alla Varroa. L'attività della Forestale è finalizzata a bloccare l'utilizzazione delle sostanze di sintesi non consentite dalla legge e pericolose per la salute umana.


Le indagini, effettuate anche grazie al supporto tecnico-scientifico del laboratorio dell'Agenzia Regionale di Protezione Ambientale delle Marche di Ascoli Piceno, sono ancora in corso su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è accertare eventuali contaminazioni in altre sostanze a base di miele e individuare le rotte con le quali questi prodotti antiparassitari, ormai al bando in Italia e in Europa, vengono illegalmente introdotti commercializzati nel nostro Paese.