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LA SANITA’ NEL LIBRO BIANCO DEL WELFARE

LA SANITA’ NEL LIBRO BIANCO DEL WELFARE
Il Ministro Maurizio Sacconi ha presentato oggi il Libro Bianco La vita buona nella società attiva. Il documento contiene le linee d'azione del governo fino al 2013. Sacconi: esiste uno "stretto legame fra salute e prosperità economica". Pubblici e privati devono concorrere alla vita buona dei cittadini. Esiste uno "stretto legame fra salute e prosperità economica", secondo il Ministro Sacconi, che oggi ha presentato il Libro Bianco La vita buona nella società attiva, il documento che contiene le linee d'azione del governo fino al 2013.

In un articolo scritto per il Sole 24 Ore oggi, Sacconi difende il Super Ministero del Welfare, affermando: "la composizione in un unico Ministero delle funzioni di indirizzo politico in materia di lavoro, salute e inclusione sociale ha rappresentato un'opportunità irripetibile per ricondurre a una visione integrata l'insieme di prestazioni e servizi-pubblici e privati che devono concorrere alla vita buona dei cittadini".

Per la stesura del Libro Bianco, il Ministro afferma di essersi "avvalso dei consistenti materiali prodotti dalla consultazione avviata lo scorso anno con la pubblicazione del Libro Verde sul modello sociale", alla quale hanno aderito, come riferisce Sacconi, "oltre mille soggetti tra istituzioni, organizzazioni rappresentative di interessi e valori, singoli cittadini che intendo ringraziare". Alla consultazione partecipò anche l'Anmvi inviando un proprio contributo.


Per quanto riguarda il lavoro il governo, da qui alla fine della legislatura, si propone di completare la Legge Biagi, che prendeva spunto dal Libro Bianco del giuslavorista, del quale il nuovo documento è la ideale prosecuzione. Cambia la salute. Non solo cura della malattia ma «promozione del benessere». Il tutto necessita di una gestione unitaria, che comprende anche il «superamento» del confine tra pubblico e privato, riconoscendo «alle formazioni sociali una soggettività di rilievo pubblico nella programmazione dei servizi». Centrale, secondo il disegno riformatore di Sacconi, sarà il «fascicolo personale elettronico, destinato a raccogliere le informazioni inerenti le varie fasi della vita, nonché gli interventi pre­ventivi, curativi e riabilitativi e più in generale tutte le in­formazioni utili per l'integrazione sociale e la partecipazione attiva al mercato del lavoro ».