Gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno annunciato di aver firmato un accordo preliminare che permettera' loro di risolvere il conflitto sulla commercializzazione in Europa della carne bovina americana e autorizzera' la carne di animali non trattati con gli ormoni. Bruxelles e Washington annunciano di aver raggiunto un accordo preliminare per regolamentare la difficile controversia sul divieto europeo di commercializzare in Europa carne bovina agli ormoni. Una controversia che risale agli anni ottanta e che si era aggravata negli ultimi mesi con la decisione dell'amministrazione americana uscente di applicare all'Ue ulteriori sanzioni commerciali come ritorsione al divieto europeo. L'Italia rischiava di essere duramente colpita nel settore delle acque minerali.
L'intesa implica che gli Stati Uniti dovranno rinunciare alla triplicazione dei dazi doganali contro prodotti come il roquefort che stanno prendendo in considerazione da gennaio. ''Abbiamo raggiunto un compromesso che fornisce una soluzione pragmatica a questo conflitto di lunga data sulla carne di manzo'', affermano in un comunicato congiunto il rappresentante americano al Commercio estero, Ron Kirk, e il commissario europeo al Commercio, Catherine Ashton. ''Un accordo e' nel nostro interesse reciproco e adesso discuteremo con i diversi Stati e le diverse parti interessate di uno sforzo per applicarlo il prima possibile'', aggiungono Kirk e Ashton.
Il conflitto, iniziato negli anni '80, ha dato luogo a diverse sentenze dell'Organizzazione mondiale del commercio, l'ultima delle quali emessa il 16 ottobre, che hanno stabilito la legittimita' delle sanzioni contro i prodotti europei prese per ritorsione dagli Stati Uniti e dal Canada. L'Ue blocca la carne bovina sul suo territorio, affermando che la carne di animali trattati con gli ormoni potrebbe minacciare la salute dei consumatori. In base all'accordo firmato oggi, l'Ue autorizzera' l'importazione di ''manzo di qualita' prodotto a partire da animali che non sono stati trattati con ormoni per la crescita, per un totale di 20.000 tonnellate per i primi tre anni e successivamente di 45.000 tonnellate a partire dal quarto''. In cambio, Washington ''manterra' le sanzioni esistenti, ma non ne imporra' altre durante il periodo iniziale di tre anni e le togliera' tutte durante il quarto anno''.