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FORMAGGIO AVARIATO, NESSUNA PROCEDURA EUROPEA

FORMAGGIO AVARIATO, NESSUNA PROCEDURA EUROPEA
Sullo scandalo del formaggio adulterato e contraffatto la Germania era pronta a chiedere una procedura d'infrazione europea nei confronti dell'Italia. Al Consiglio dei ministri europei all'agricoltura Luca Zaia ha fatto rientrare la protesta. Minsal e Mipaaf potrebbero costituirsi parte civile.

Il Ministro alle Politiche Agricole Luca Zaia ha convinto il suo omologo Horst Seehofer a "deporre le armi". La Germania nei giorni scorsi aveva accusato l'Italia di "nascondere pericoli" e chiesto che la questione dei formaggi adulterati e contraffatti fosse prima discussa dal Comitato europeo per la sicurezza alimentare e poi inserita all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri dell'agricoltura per valutare la procedura di infrazione.


Ai Paesi coinvolti (Germania, Olanda, Francia) non sarebbe piaciuto il ricorso al segreto istruttorio, dato che le norme UE dicono che gli stati membri hanno l'obbligo di notificare a Bruxelles le azioni intraprese quando è a rischio la sicurezza alimentare (non rientra invece nel sistema di allerta la chiusura delle aziende da parte dei NAS per frode commerciale). Ma il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia ha fatto rientrare la protesta "semplicemente parlando", ovvero convincendo i il collega europeo dell'opportunità di mantenere buoni i rapporti politici e commerciali.


Al quotidiano Italia Oggi, Zaia dichiara di aver spiegato al ministro tedesco che né il ministero della salute, né quello dell'agricoltura avevano informazioni, poiché la magistratura italiana aveva secretato gli atti dell'inchiesta. Inoltre, il ministero della salute e delle politiche agricole si costituiranno parte civile "nelle eventuali azioni penali contro chi ha così vistosamente danneggiato il sistema Italia e la sua politica di difesa delle eccellenze.


Il Comitato permanente per la sicurezza alimentare sarebbe stato meno accondiscendente del ministro Seehofer e al rappresentante italiano sono state rivolte molte richieste di chiarimento circa il segreto istruttorio. L' ipotesi dell'infrazione non è comunque più nell'agenda politica della UE. (fonte: Italia Oggi)