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SI USERANNO DI PIU’ GUINZAGLIO E MUSERUOLA

SI USERANNO DI PIU’ GUINZAGLIO E MUSERUOLA
La nuova ordinanza sui cani pericolosi prevederà un ampliamento dell' uso del guinzaglio e della museruola. Sul caso di Sassari il Sottosegretario Martini affida un'indagine al Dipartimento di Veterinaria. Critiche alla Sardegna. Il presidente del Pitbull Syndicate: pit bull in calo del 70% a favore dell'american staffordshire. La nuova ordinanza che il governo presentera' sui cani pericolosi prevedera' un ampliamento dell' uso del guinzaglio e della museruola: a spiegarlo e' stato il sottosegretario al Welfare Francesca Martini, commentando il caso dell'anziana di Sassari sbranata da un pitbull nella sua abitazione, ''con modalita' ancora da accertare''. ''Tutte le parti tecniche dell'ordinanza - ha detto Martini all'ANSA, replicando alla richiesta del Codacons di non eliminare l' ordinanza ora in vigore con la lista delle razze pericolose, fra le quali c'e' appunto il pitbull - verranno valutate dalla commisisone tecnica che si riunisce tutti i martedi' e verranno considerati tutti i criteri di tipo scientifico''. Martini rispetto alla vicenda di Sassari, in attesa di conoscere le modalita' dell'accaduto, ha sottolineato che ''certo c'e' stata una noncuranza per la povera anziana e per la presenza dell'animale che era fuori controllo da parte dei proprietari''.

Al Corriere della Sera di oggi, il Sottosegretario dichiara di aver "aperto un'indagine affidata al capo del dipartimento di veterinaria per capire bene il contesto di questa storia". Sul caso di Sassari, Francesca Martini si dice cauta, ma non fa marcia indietro sulla eliminazione delle liste di cani: " mi sembra che si voglia utilizzare questa vicenda, ripeto tutta da accertare, per colpevolizzare le razze". E poi una dichiarazione finale: "Non è un caso che questo fatto sia avvenuto in Sardegna, una delle Regioni più problematiche sul rispetto dei livelli minimi del benessere degli animali".

Per il presidente del Pitbull Syndicate Italy, Salvatore Montemurro l'uccisione dell'anziana donna da parte di uno dei suoi tre cani nel suo appartamento a Sassari segue una dinamica ''tutta da verificare''. ''E' strano che, dopo 20 anni in cui non si e' registrato nessun morto per colpa di pitbull, nel giro di due mesi un pitbull faccia un'altra vittima'' dopo la donna uccisa a Pontecagnano in provincia di Salerno il 6 maggio scorso. ''In quell'occasione - ha detto Montemurro - abbiamo verificato che si tratto' di un pitbull ma in questo caso bisogna vedere''. ''Risulta infatti che i tre cani in possesso della signora - ha dichiarato Montemurro all'ANSA- non siano di razza pura, uno e' un maremmano mentre gli altri due sembrerebbero di due incroci rassimilabili a cani potenzialmente pericolosi, con orecchie e pelo corti''. Da considerare anche, ha affermato Montemurro che segue stabilmente 10 allevatori in tutta Italia ''che la razza pitbull e' in forte crisi numerica, il che significa che questi cani vanno in mano di appassionati e dunque di esperti''. Quindi la diffusione e' sempre piu' scarsa ''soprattutto in Sardegna dove non esistono allevamenti di pitbull e le spedizioni sono difficili e costose''. Da considerare anche che i pitbull ''sono cani - ha spiegato Montemurro - che non convivono con altri cani, a stento possono stare in coppia, figuriamoci se possono stare con altri meticci''. ''Una contraddizione in termini - ha precisato Montemurro - tale da escludere, in questo nuovo caso, la responsabilita' di un pitbull''. Tanto piu', ha concluso Montemurro che ''a fronte della diminuzione del 70% di diffusione dei pitbull c'e' una crescita dell'american staffordshire, una superselezione dei pitbull''.