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VETERINARY ACTS E CODE OF CONDUCT

VETERINARY ACTS E CODE OF CONDUCT
Sono pubblicati sul sito della Federation of Veterinary of Europe due documenti approvati dall'Assemblea Generale di giugno. Il Veterinary Acts definisce in cinque punti l'atto medico veterinario. Il Code of Conduct detta le regole deontologico-professionali del veterinario europeo.

L'Assemblea Generale della FVE (Federation of Veterinary of Europe), riunita a Vienna ai primi di giugno, ha adottato due documenti fondativi dell'identità veterinaria in Europa: il Veterinary Acts e il Code of Conduct.

Grazie al primo, gli attuali 200.000 medici veterinari europei hanno a disposizione una definizione di "atto medico veterinario" che contraddistingue l'operato del medico veterinario e fornisce le chiavi per individuare l'essenza del suo agire. Con il secondo, la FVE ha inteso rendere più europei i codici deontologici nazionali, indicando i comportamenti a cui si attiene il medico veterinario che voglia dirsi "deontologicamente europeo".

Approvati entrambi dalla FNOVI, presente con una propria delegazione all'assemblea di Vienna, i documenti si prestano tuttavia ad osservazioni ed interventi. Nel caso del Veterinary Act, la Federazione ha sollecitato la FVE a riesaminare la questione delle medicine non convenzionali, non citate nel documento europeo. Nel caso del Code of Conduct, invece, la FNOVI ha espresso compiacimento per l'adozione di un "carta della deontologia europea" che per molti versi arriva dopo che la veterinaria italiana si è già dotata di un innovativo Codice Deontologico nazionale.

Il Veterinary Acts definisce l'atto medico veterinario in cinque punti complementari: 1. Tutti gli interventi, materiali o intellettuali, che hanno per fine la diagnosi, il trattamento o la prevenzione di malattia (fisica o psichica), lesione, dolore o difetto in un animale, oppure che hanno lo scopo di determinare lo stato di salute e di benessere di un animale o di un insieme di animali ed in particolare il loro stato fisiologico, inclusa la prescrizione di farmaci veterinari; 2. Tutti gli interventi che causano o possono potenzialmente generare dolore; 3. Tutti gli interventi invasivi; 4. Tutti gli interventi veterinari, comprese le attività nella filiera di alimenti o mangimi aventi risvolti di sanità pubblica; 5. Le certificazioni veterinarie che si riferiscono a tutti gli interventi sopra indicati. Così definite le competenze, il documento auspica una regolamentazione anche dei cosiddetti "paraprofessionals", ovvero ausiliari autorizzati a svolgere alcuni compiti di natura sanitaria, ma sotto la diretta responsabilità e supervisione del medico veterinario e sulla base di adeguati riconoscimenti legali e di formazione.

Per quanto riguarda il Code of Conduct, invece, il codice di comportamento è teso ad armonizzare i rapporti fra i veterinari europei e fra i veterinari e l'utenza europea, in un'ottica di non discriminazione. Centrale il rapporto fiduciario con il cliente, nei confronti del quale si parla di diritto al risarcimento quando la prestazione è comprovato non essere rispondente agli scopi e pertanto si incoraggia il medico veterinario a dotarsi di strumenti assicurativi. Nei rapporti fra veterinari e staff si incoraggia la correttezza, l'osservanza delle norme sulla sicurezza del lavoro, il riconoscimento di salari adeguati. Un occhio di riguardo è riservato anche all'ambiente e alla sua protezione: il medico veterinario privato e di sanità pubblica devono tenere conto dell'impatto delle loro attività sull'ambiente circostante. Il Codice incoraggia alla raccolta differenziata e alla conoscenza delle norme in materia ambientale.

 

Allegati
pdf FVE VETERINARY ACTS.pdf
pdf FVE EUROPEAN CODE OF CONDUCT.pdf