Il Fisco riconosce un credito d'imposta del 15% alle aggregazioni professionali che si realizzeranno nel periodo compreso fra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2010. Ma le aggregazioni professionali rappresentano spesso un'incognita. La convenienza ad associarsi, sia sul piano economico-fiscale che organizzativo, è spesso frenata da fattori riconducibili alla difficoltà di sancire sul piano formale questa unione professionale.
Per questo è stato predisposto dal servizio di consulenza fiscale dell'ANMVI un fac simile di Atto costitutivo, Statuto e Regolamento di un'associazione professionale. Il documento, predisposto dal dottor Giovanni Stassi, guida i professionisti in tutte le fasi della vita associativa e può rivelarsi particolarmente utile quando, dopo un percorso di condivisione dell'attività professionale, subentrano variazioni (ingresso o recesso di un socio, scioglimento, ecc.). Prima di ritrovarsi senza riferimenti, è bene stabilire alcuni parametri di fondo: i diritti e gli obblighi degli associati, la quota di partecipazione all'associazione professionale, eventuali incompatibilità e soprattutto i rapporti economici: innanzitutto definire le quote di partecipazione agli utili e agli investimenti ma anche i rapporti fra i clienti e l'associazione.
I professionisti associati avranno contratti di utenza da gestire (affitto, lavoro subordinato, telefono, manutenzione macchine, assicurazione contro i rischi professionali, conto corrente bancario...), eventuali nuovi ingressi e, può capitare, esclusioni di diritto da prestabilire come nel caso in cui un Collega-socio incorra in pesanti sanzioni disciplinari o riporti condanne penali. Anche il processo decisionale è bene che sia regolamentato in modo da precisare con chiarezza come si assumono le decisioni (es. a maggioranza). Si può poi presentare il caso dello scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un associato (si pensi anche al ruolo degli eredi in caso di morte) o fra tutti gli associati.
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