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LA COMMISSIONE VISCO BOCCIA GLI STUDI DI SETTORE

LA COMMISSIONE VISCO BOCCIA GLI STUDI DI SETTORE
La Commissione istituita dal Viceministro Visco per valutare l'attendibilità e la tenuta giuridica degli strumenti di accertamento dei ricavi presunti, Studi di settore, ha emesso un verdetto sostanzialmente negativo.

Gerico non ha le caratteristiche e la capacità di fornire una fotografia realistica della posizione reddituale del singolo contribuente. Questo il primo aspetto critico che è stato evidenziato dalla Commissione istituita dal Viceministro Visco per valutare l'attendibilità e la tenuta giuridica degli strumenti di accertamento dei ricavi presunti, gli Studi di settore.

Ma anche la legittimità di questo strumento come giustificazione sufficiente per l'accertamento tributario. Vengono quindi al pettine i nodi irrisolti di un meccanismo che non ha saputo, nel corso degli anni, risolvere le sue ambiguità. Stretto tra l'esigenza dell'amministrazione di avere a disposizione una vera e propria minimum tax, un sistema automatico applicabile su larga sacala, in grado di stanare le dichiarazioni dei redditi meno credibili e l'esigenza di rispettare il dettato costituzionale della capacità contributiva.

I limiti di questo strumento fiscale sono stati costantemente evidenziati dai vari settori soggetti agli Studi di settore, in particolare dal mondo professionale, ma le modifiche e gli interventi apportati non sono mai stati tali da rendere attendibile e corretto un metodo che, d'altra parte, esprime troppi vantaggi per l'amministrazione perchè si arrivi ad una sua seria riconsiderazione. ( fonte: ItaliaOggi)