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LAZIO, MEDICINA VETERINARIA E FORENSE INSIEME

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”La tragica e delittuosa morte di cinque esemplari di orso marsicano (circa il 10% della popolazione complessiva stimata) ad opera di bracconieri ed avvelenatori senza scrupoli, scoperta nelle ultime settimane nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, impone ormai che la lotta al bracconaggio e la conservazione delle specie animali minacciate, come richiesto anche dal WWF Italia, si avvalga di un supporto tecnico scientifico specialistico che consenta alle indagini giudiziarie di individuare e perseguire i colpevoli di tali delitti contro la Natura”. Le Regioni Lazio e Toscana, con un comunicato congiunto, hanno individuato nell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana lo strumento tecnico-scientifico di riferimento. A breve sarà siglato infatti un protocollo d’intesa tra i due enti e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana,” per l’attivazione di un’unità specialistica di medicina forense e veterinaria, con il compito di adempiere alle attività diagnostiche e ricerca su specie selvatiche, sia terresti che marine, e di fornire supporto tecnico e scientifico alle indagini medico legali promosse dalle autorità giudiziarie per la repressione di atti di bracconaggio e uccisione illegali di animali domestici”. Lo annunciano in una nota Filiberto Zaratti e Marco Betti rispettivamente Assessore all’Ambiente della Regione Lazio e Assessore alle Aree Protette e Biodiversità della Regione Toscana. “La tragica morte di cinque esemplari di Orso Marsicano nel parco Nazionale d’Abruzzo e Molise - ricordano i due assessori regionali - pone l’urgenza di adottare strumenti efficaci per contrastare fenomeni come il bracconaggio e per la conservazione di specie animali protette minacciate. Non dobbiamo dimenticare che Lazio e Toscana vantano un sistema di aree naturali protette tra i più vasti e articolati dell’intero territorio nazionale - aggiungono Zaratti e Betti - e per questo le due regioni hanno fissato come obiettivi strategici della programmazione economica 2007-2013 la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità con azioni mirate al contrasto della perdita di biodiversità”. Il protocollo d’intesa per il progetto di attivazione dell’unità specialistica - concludono Betti e Zaratti - sarà uno strumento importante per perseguire questi obiettivi e rafforzare il sistema delle tutele ambientali dei parchi”.