• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

VALPREDA: CESSATO ALLARME BLUE TONGUE

Immagine
Sta rientrando l' allarme ''bluetongue'' che, nei giorni scorsi, aveva indotto il Servizio veterinario della Regione Piemonte a dare il via ad una serie di controlli straordinari negli allevamenti bovini del cuneese, dove si era registrata l'importazione di animali provenienti da paesi del Nord Europa colpiti dalla malattia ''della lingua blu''. ''Gli ultimi accertamenti di laboratorio sono ancora in corso - dichiara l'assessore alla tutela della salute e sanita' Mario Valpreda - ma si puo' affermare che il virus non ha finora trovato possibilita' di propagazione sul nostro territorio. Sono stati 3.500 in tutto i capi bovini, provenienti da Belgio, Olanda, Lussemburgo e da alcune zone della Francia e della Germania, rintracciati e testati. Secondo i rendiconti inviati dalle Asl 15, 17 e 19, quelle maggiormente interessate dal problema, sono stati individuati tre bovini positivi e portatori del virus in altrettanti allevamenti situati nei comuni di Demonte, Fossano e Villanova d'Asti. I capi, sieropositivi, ma senza segnali clinici dalla malattia, subito abbattuti e distrutti, risultano importati dal Belgio nel periodo compreso tra giugno e agosto''. In via precauzionale, dalle zone situate nel raggio di quattro chilometri dai casi confermati e' stato vietato lo spostamento di capi tra gli allevamenti. «Per gli allevamenti piemontesi il rischio di contagio della malattia della lingua blu è molto basso»- ha dichiarato Valpreda. «La malattia è presente nel sud e nel centro Italia - prosegue - ma sembrava difficile potesse comparire più a nord, essendo trasmessa da minuscoli insetti del genere "culicoides" che proliferano soprattutto nelle regioni calde. Un ceppo forse particolarmente patogeno, invece, ha colpito un vasto numero di allevamenti in Olanda, Belgio, Lussemburgo, Germania e Francia, in zone da cui il Piemonte ha importato circa 4.000 bovini. In accordo con il Ministero della salute, che dispone di un sistema di sorveglianza nazionale ampiamente collaudato, il settore veterinario della Regione ha quindi tempestivamente messo in atto interventi di controllo sierologico e di sorveglianza clinica negli allevamenti all'ingrasso del cuneese, per escludere la presenza del morbo. Una speciale sorveglianza è stata attivata soprattutto per alcune provenienze sospette dalle aree del Belgio dove si sono riscontrate le positività».