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PUGLIA, UNA CONFERENZA SU RANDAGISMO

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Sono circa 50.000 i cani ospitati nei 140 canili attrezzati esistenti in Puglia, ma molti di piu', circa 80.000 sono i randagi, mentre i Comuni destinano 35 milioni di euro per la gestione delle strutture pubbliche o private. Sono i dati resi noti dall'assessore regionale alla sanita', Alberto Tedesco, secondo cui ''il randagismo e' un problema che ormai ha assunto dimensioni importanti'' e nei confronti del quale bisogna ''intervenire favorendo politiche che contrastino la pratica dell'abbandono, determinino la costituzione di un'anagrafe canina e incoraggino la pratica della sterilizzazione generalizzata dei cani randagi''. Tedesco - riferisce una nota della Regione - si e' impegnato inoltre con le associazioni ambientaliste ad ''organizzare, entro i prossimi due mesi, una conferenza programmatica all'interno della quale affrontare i temi piu' scottanti legati al randagismo'' e ad avviare ''il confronto con le Regioni che hanno sperimentato piani efficaci sul tema''. ''Avviare il confronto tra tecnici - ha detto - servira' ad avere indicazioni pragmatiche riguardo alle azioni da intraprendere. Sara', inoltre, conveniente rivisitare i contenuti della legge 281 del '91 (promulgata con lo scopo di tutelare gli animali di affezione, di proteggere quelli randagi e di prevenire il randagismo) aggiornandola secondo le necessita' del territorio''. ''Una legge che - ha detto ancora - al ministero della Sanita' assegno' i compiti di coordinamento e indirizzo. Alle Regioni affido', tra gli altri, l'obbligo della costituzione dell'anagrafe canina, la definizione dei criteri per il risanamento dei canili e la costruzione dei canili rifugio. Infine, la legge impose ai Comuni la costruzione di nuovi canili e il risanamento delle strutture esistenti. Compiti, in parte, disattesi''. Per questo, secondo Tedesco, e' evidente ''l'esigenza di una rivisitazione della legge regionale in materia di randagismo con l'individuazione di una rete di rifugi e di canili sanitari che sia effettivamente dislocata in materia utile a soddisfare le esigenze di custodia dei cani randagi. Soprattutto degli esemplari che dovessero rivelarsi particolarmente mordaci e aggressivi''. ''Servira', inoltre - ha concluso - attuare un progetto obiettivo che coinvolga tutte le aziende sanitarie locali, anche attraverso convenzioni temporanee con veterinari privati, finalizzate alla sterilizzazione generalizzata dei cani randagi''. Una strategia valida per la lotta contro il randagismo unita a una forte sinergia tra animalisti e amministrazione locale, questa la ricetta per combattere la continua emergenza in cui si trova la provincia di Lecce. ''E' un connubio tra pubblico e privato che ha dato risultati concreti'' ha dichiarato Giovanni Madaro, dirigente del servizio veterinario dell'area che da' copertura ai comuni leccesi di Copertino, Liverano, Carmiano, Veglie e Porto Cesareo. Il canile di Copertino (Lecce), gestito dai volontari dell'Enpa, ha reso noti i risultati del bilancio delle cure impartite ai quattrozampe grazie alla collaborazione con i veterinari della Asl Le/1. ''Tutti gli esemplari femmina del canile sono stati sterilizzati'' continua Madaro, ''Quando abbiamo iniziato questa collaborazione, speravo saremmo riusciti in pochi anni a debellare il randagismo, ma nonostante l'impegno costante dei veterinari e dei volontari Enpa, e' un lavoro senza fine''. Duecento sterilizzazioni vengono effettuate ogni anno presso la Asl; gli affidamenti di trovatelli o di cucciolate sono circa ottanta l'anno nel 2003 e 2004, ma hanno superato il centinaio nel 2005; e' ormai entrato in un ritmo sostenuto anche l'inserimento dei quattrozampe nell'anagrafe canina. Nel 2003 erano 523, ma gia' nel 2004 la Asl ha registrato 570 nuovi iscritti; e' fondamentale la sempre maggiore diffusione di tatuaggio e microchippatura degli animali al fine di prevenire il fenomeno del randagismo, alimentato dagli abbandoni di cani da parte dei proprietari che non li iscrivono all'anagrafe canina. Significativo, dunque, anche il numero elevato di interventi chirurgici effettuati dai veterinari della Asl cittadina sugli animali vaganti, 833 negli ultimi anni, a testimonianza di un'attenzione che si conferma anno dopo anno nei confronti del benessere degli ospiti del rifugio di Copertino curati dall'Enpa. (fonti ANSA/ASCA/animalieanimali.it)