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AVIARIA,RIUNITO IL CONSIGLIO AGRICOLO UE

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La Commissione Europea nel corso del Consiglio Agricolo europeo che si è svolto lo scorso 20 marzo, ha esposto l'attuale situazione di mercato del settore avicolo e riferito le misure che intende adottare per far fronte alla crisi economica del comparto verificatasi a seguito dell’ influenza aviaria. Per la commissione sono necessari, al fine di aiutare le aziende del settore avicolo colpite dal crollo dei prezzi, un approccio caso per caso che tenga conto delle specifiche situazioni di ogni singolo Stato coinvolto e soprattutto una modifica dell'attuale regolamento comunitario. Come dichiarato dalla commissaria Ue per l'Agricoltura, Mariann Fischer Boel, la Commissione presenterà un proposta di modifica della legislazione in vigore al fine di estendere il campo d'applicazione delle attuali misure di mercato previste dall'ocm. La proposta - come spiegato dalla Boel - dividerà gli oneri fiscali tra gli Stati membri e la Commissione. Una volta adottata dalla Commissione con procedura accelerata, la proposta verrà trasmessa al Parlamento europeo e quindi al Consiglio Ue per poter poi venire presentata al prossimo Consiglio agricolo di aprile. Per quanto riguarda gli aiuti di Stato la Boel, sottolineando l'efficacia manifestata dallo strumento dell'aiuto al salvataggio, ha dichiarato che la Commissione esaminerà ogni richiesta avanzata da uno Stato membro per la garanzia di un aiuto di Stato, tenendo conto sia della necessità di ristabilire la fiducia dei consumatori sia di evitare qualsiasi distorsione alla concorrenza. E proprio riguardo alla necessità di una corretta azione di informazione nei riguardi dei consumatori, la Commissione ha però espresso alcune riserve in relazione all'imminente campagna promozionale a livello comunitario dichiarandosi invece più a favore di un'azione informativa di ambito nazionale. Riscontro positivo da parte degli Stati membri nei confronti delle iniziative delle Commissione alla quale, tuttavia, alcune delegazioni hanno avanzato ulteriori richieste tra cui, ad esempio, l'adozione di misure finanziarie per supportare il mercato secondo diverse formule (aiuti per lo stoccaggio privato, per ridurre il numero di polli da riproduzione, compensazioni per la distruzione di uova da cova e animali da riproduzione), e la creazione, proposta in primis dall'Italia, di un'etichetta specifica che indichi l'origine della carne di pollo e dei prodotti relativi al settore. (Fonte: Agricolturaonline)