BSE, LA UE TOGLIE EMBARGO CARNI INGLESI

E’ di oggi la notizia che la Commissione Europea ha richiesto ulteriori indagini sui tre casi di TSE negli ovini, due dei quali rilevati in Francia ed uno a Cipro. La Commissione è stata informata dal centro di referenza europeo di Weybridge che i risultati dei test hanno suggeriscono ulteriori approfondimenti e rivelano prove insufficienti per escludere definitivamente che si tratti di BSE. Ieri, invece, il Comitato permanente per la catena alimentare e la sanità animale si è espresso all’unanimità in favore della proposta della Commissione Europea che toglie l’embargo alle esportazioni dal Regno Unito di bestiame, carni bovine e prodotti derivati. Il via libera alle esportazioni fa seguito al conformarsi da parte del Regno Unito alle condizioni previste dalla TSE Road Map adottata nel luglio del 2005, che consente il commercio oltre confine solo quando è dimostrata una limitata incidenza di casi e il pieno rispetto delle misure stabilite dalla Legislazione Comunitaria per il controllo della BSE. Fra circa 6 settimane la Commissione Europea adotterà la proposta dopo la valutazione del Parlamento Europeo. Una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee la decisione della Commissione Europea consentirà al Regno Unito di esportare, alle stesse condizioni di tutti gli altri Stati Membri, bestiame vivo nato dopo il 1 agosto 1996 e carni bovine e derivati prodotti dopo il 15 giugno 2005.Il bando era stato introdotto nel marzo del 1996 a seguito dell’elevata incidenza di casi di BSE registrati nel Regno Unito. Nel maggio del 2004 l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) aveva considerato il Regno Unito come un Paese non più a rischio BSE avendo una incidenza al di sotto dei 200 casi per milione. A giugno del 2005 gli ispettori del Food and Veterinary Office (FVO) avevano attestato la conformità del Paese con la legislazione europea in particolare per quanto attiene l’identificazione e la registrazione dei bovini e i test effettuati.