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H5N1, GATTO PORTATORE SANO? OMS TACE

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"Oltre 180 milioni di volatili sono stati uccisi a causa del virus H5N1 dell'influenza aviaria, mentre i casi umani in tre anni sono stati meno di 200", cosi' l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) parla del rischio per gli umani dopo il caso dei gatti austriaci risultati positivi al virus H5N1. ''Anche con gli uccelli infettati il rischio per gli umani e' ridotto e non siamo a conoscenza di rischi associati ai gatti. Questo - ha ribadito ieri Dick Thompson, portavoce dell'OMS- non significa che non esistano, ma che non ne conosciamo. Se dovesse esistere, deve essere ancora inferiore a quello legato agli uccelli''. Thompson non si e' invece pronunciato sull'ipotesi che i gatti possano essere dei portatori sani della malattia o che il virus stia mutando.''L'agenzia piu' competente e' l'Organizzazione mondiale sulla salute animale, l'Oie'', ha affermato. Nel frattempo i tre gatti austriaci risultati a un primo test positivi al virus dell'influenza aviaria sono invece risultati negativi a un secondo esame. Lo hanno reso noto le autorita' sanitarie austriache. Dopo l'accertamento della presenza del virus su questi animali vicino Graz, 40 gatti della localita' erano stati sottoposti a esami e l'esito e' risultato in tutti negativo. 'I gatti - secondo il ministero della Sanita' - possono evidentemente reagire al virus, combatterlo e non propagarlo'. Dichiarazioni di segno diverso era state diffuse invece da Michael Perdue, del Programma sulla pandemia influenzale dell'Organizzazione mondiale della sanità, prima degli aggiornamenti diffusi dall'Austria: "Se i gatti vengono contagiati dall'H5N1 senza manifestare sintomi- aveva detto Perdue- potrebbe essere il segnale che il virus ha subito mutazioni significative e si sta adattando ai mammiferi, senza mostrare sintomi della malattia. ''Questo potrebbe potenzialmente rappresentare un rischio più alto per gli esseri umani - aggiunge Perdue - perciò sono necessari ulteriori studi sul contagio nei gatti, soprattutto su come possono diffondere il virus nel loro habitat'' . ''Non ci sono indicazioni, al momento - spiega l'esperto - di trasmissione del virus dai gatti all'uomo. Ma più l'H5N1 'soggiorna' nei mammiferi, maggiori sono le probabilità che si adatti compiendo tutte le mutazioni necessarie al contagio uomo-uomo''. ( ANSA/Adkronos Salute)